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 2021  maggio 07 Venerdì calendario

Così Macron riapre la Francia

Vaccinare, riaprire, rischiare. In Francia, fa molto discutere l’attuale strategia di riapertura nazionale scelta dal presidente Emmanuel Macron, «azzardata» da molti esperti. La piena libertà di circolazione appena ripristinata e l’imminente riapertura dei luoghi pubblici (19 maggio) giungono in un Paese dalla situazione epidemiologica ancora critica, con ben più di 20mila contagi quotidiani in media.
Ma ieri, la stessa cifra è stata evocata dal capo dell’Eliseo sul versante più promettente dell’attuale scenario, ovvero la campagna nazionale di vaccinazione che comincia a funzionare a pieno regime: il presidente ha infatti inaugurato simbolicamente il primo “vaccinodromo” di Parigi, dove il numero di dosi vaccinali somministrate settimanalmente da pompieri appositamente formati dovrebbe essere appunto di circa 20mila.
Macron ne ha approfittato per annunciare una rapida relativizzazione dei criteri d’età per farsi vaccinare. Da lunedì 10 maggio, il diritto scatterà per tutti gli ultracinquantenni. Dal 12, invece, in presenza di dosi residue in qualsiasi struttura, tutti i maggiorenni potranno approfittarne, per evitare sprechi. Al contempo, la Francia ha appena autorizzato le prime dosi di Pfizer destinate a dei minori 17enni e 16enni affetti da patologie «ad alto rischio».
Ma intanto, pure l’autorevole “Le Monde”, citando uno studio internazionale pubblicato sulla rivista medica “The Lancet” evidenzia i forti rischi presi dall’Eliseo spingendo il Paese a «convivere» con il virus e con reparti ospedalieri di rianimazione ancora quasi pieni. Nelle ultime 24 ore, ancora 222 morti e 5.231 ricoverati in terapia intensiva.
In proposito, l’allarme giunge anche dal celebre Institut Pasteur, centro di riferimento contro le malattie infettive: una riapertura troppo affrettata può riservare la triste sorpresa d’una «quarta ondata» epidemica in piena estate. Secondo il centro parigino, i due fattori da seguire per scongiurare quest’ipotesi sono la contagiosità delle varianti e la progressione della vaccinazione. In proposito, al ritmo attuale di circa mezzo milione d’iniezioni quotidiane, l’obiettivo dei 20 milioni di prime dosi entro metà maggio pare realistico. Più di un terzo dei francesi adulti hanno già ricevuto la prima dose.
Oltre che sui vaccini, l’esecutivo punta su altri due cavalli di battaglia. Nelle scuole, verranno distribuiti milioni di autotest nasali che gli studenti potranno usare autonomamente. Inoltre, il Comitato scientifico voluto dall’esecutivo ha appena avallato i “pass sanitari” per accedere ad eventi collettivi. Concretamente, i concerti, festival e altri assembramenti con oltre mille persone, saranno autorizzati solo a chi presenterà test negativi recenti, o un certificato di vaccinazione, oppure di ristabilimento dalla malattia.