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 2021  maggio 07 Venerdì calendario

In Francia vestono alla marinara

Un’incursione in piena regola: studiata a tavolino, con tanta strategia e quel pizzico di spregiudicatezza che non guasta. Ma questa volta la Marina francese non interviene nel bel mezzo di un’operazione militare o di qualche conflitto, bensì si lancia nel mondo della moda. Ieri, infatti, è stata presentata la nuova linea di abbigliamento e accessori della Marine Nationale: caban, maglioni e cappelli con marchio di fabbrica della forza armata e rigorosamente Made in France; ma anche orologi e poi borse realizzate con tessuti provenienti da vele riciclate. Insomma, un’ampia gamma di articoli per promuovere l’immagine de La Royal, questo il vecchio nome della marina militare del Regno di Francia quando venne creata nel 1626 dal cardinale Richelieu.
«La nostra ambizione è di essere conosciuti meglio dai francesi che serviamo ogni giorno, in tutto il mondo», ha spiegato all’Agenzia France Presse l’ammiraglio Pierre Vandier, capo di stato maggiore della Marina francese. E nell’augurare buona fortuna al nuovo brand della moda aggiunge: «Sono sicuro che, grazie a questa iniziativa, sentiremo presto l’aria di mare soffiare ovunque in Francia».
La produzione dei capi sarà concentrata principalmente in Francia, ha illustrato il capitano Eric Lavault, che coordina il progetto per far diventare la forza militare anche una maison di tendenza. La maglieria, per esempio, sarà prodotta dall’azienda Saint-James, che nei suoi stabilimenti in Normandia già confeziona le divise per i militari.
La nuova collezione è in vendita da ieri nella boutique online della Marina francese, poi sarà disponibile nel Museo della Marina a Parigi, all’Hôtel de la Marine e nei porti di Tolone e Brest, oltre che agli eventi nei quali La Royal sarà presente, come la regata Vendée Globe o la tappa di Brest del Tour de France.
I profitti di queste vendite «saranno utilizzati per migliorare le condizioni di lavoro dei marinai a bordo e finanziare le nostre associazioni di beneficenza, che si prendono cura dei feriti», ha aggiunto Lavault. Quindi una finalità sociale, ma l’iniziativa strizza l’occhio anche alla sostenibilità ambientale, con un impegno improntato all’uso dell’upcycling: diversi accessori e oggetti decorativi sono realizzati con vele riciclate, salvate dalla discarica per essere trasformate in articoli di maggior qualità e utilità, da sfoggiare alla prima occasione o per arredare casa.