ItaliaOggi, 6 maggio 2021
Anche i giapponesi sprecano
È uno di quegli scivoloni che non ti aspetteresti da un’istituzione giapponese. Fondi destinati ad affrontare l’emergenza coronavirus impiegati per coprire le spese di realizzazione di una statua: un calamaro gigante rosa, un tributo alla filiera della pesca, una delle prelibatezze culinarie della città di Noto. Questa località costiera nella prefettura di Ishikawa, ha raccontato l’agenzia Reuters, ha ricevuto 800 milioni di yen (poco più di 6 milioni di euro) nell’ambito di un programma governativo di aiuti volto al rilancio dell’economia nipponica, travolta dagli effetti del Covid-19.Risorse, è bene precisarlo, che non erano indirizzate al sistema sanitario, ma a dare un impulso al sistema produttivo e commerciale di questa cittadina di 18 mila abitanti, una popolazione quasi dimezzata rispetto agli anni Settanta, la cui economia poggia su pesca e agricoltura.
L’idea delle autorità municipali era di ravvivare il turismo grazie alla statua del calamaro gigante, ma per ora invece di attirare visitatori l’opera ha raccolto solo tante critiche: sui social molti giapponesi hanno espresso la loro ira per questo utilizzo dei fondi Covid.
Secondo la stampa giapponese, infatti, la statua è costata 30 milioni di yen (circa 230 mila euro) e 25 milioni (190 mila euro) sono arrivati dalle risorse governative.
Il calamaro è una prelibatezza locale a Noto e la costruzione della statua faceva parte di una «strategia a lungo termine» per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’industria della pesca della città e incrementare i flussi turistici, ha detto un funzionario del governo locale ai media nazionali. Ma questa argomentazione non ha convinto i giapponesi che sui social hanno criticato l’iniziativa: quei fondi, questa la sottolineatura più frequente, avrebbero potuto trovare un impiego più produttivo che la realizzazione di una statua dedicata al mollusco cefalopode rosa, una struttura lunga tredici metri e larga quasi nove, con i tentacoli svasati e un’apertura sotto la bocca a becco dove le persone possono mettersi in posa per le foto ricordo.
Il Giappone sta combattendo una quarta ondata di contagi da coronavirus e il governo ha approvato un pacchetto da quasi 600 miliardi di euro per aiutare l’economia a riprendersi dalla crisi indotta dalla pandemia. Il primo ministro Yoshihide Suga, ha riportato l’agenzia Kyodo, ha detto ieri che il governo prenderà una decisione entro la fine di questa settimana sull’opportunità di estendere oltre l’11 maggio lo stato di emergenza attualmente in vigore a Tokyo e in un certo numero di prefetture del Giappone occidentale.