ItaliaOggi, 6 maggio 2021
Biografia di Elio Vito
(…) Elio Vito, napoletano, ha 60 anni. Laurea in sociologia. È entrato in parlamento nel 1992 nella lista radicale di Marco Pannella. Due anni dopo è passato a Fi. È stato membro del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza, da cui si è dimesso per protesta contro le mancate dimissioni del presidente della Lega dopo la nascita del governo Draghi. Insieme a quattro colleghi di partito ha votato a favore del controverso disegno di legge sull’omotransfobia, primo firmatario Alessandro Zan (Pd): «Credo che in politica e nella vita la cosa peggiore sia l’ipocrisia. Come cercare di introdurre modifiche al disegno di legge Zan al Senato solo per rimandarlo alla Camera e aspettare altri mesi? Lo si approvi così com’è, poi, come per tante leggi, se occorreranno modifiche si faranno». Una posizione in contrasto con quella ufficiale di Fi? «Non mi risulta che in nessuna sede di partito sia stata presa una decisione», risponde. «Mi risulta invece che Fi su questi temi abbia sempre assicurato ai propri parlamentari di esprimere liberamente le proprie opinioni ed i propri voti. E sono certo che la capogruppo, la senatrice Annamaria Bernini, difenderà con la sua consueta bravura e tenacia, le prerogative di autonomia e libertà dei senatori azzurri». Inoltre egli ritiene che anche sulla cannabis «è tempo di aprire un dibattito». E sulla querelle del concerto del primo maggio ha preso posizione pro-Fedez: «Ha perfettamente ragione Fedez, i valori del primo maggio, quelli per i quali si sono battuti milioni di lavoratori, sono anche quelli di democrazia e libertà, compresa quella d’espressione per gli artisti». Poi ha aderito a un’iniziativa di Claudio Martelli, la costituzione di un intergruppo parlamentare denominato Amici dell’Avanti. Martelli è il direttore dell’ex organo del Psi e ha ufficializzato ai presidenti di Senato e Camera l’iniziativa: «Onorevoli Presidenti, ho il piacere di informarvi che in data odierna la senatrice Emma Bonino, i senatori Andrea Cangini, Tommaso Nannicini, Giovanni Pittella, Luigi Zanda, e gli onorevoli Simone Baldelli, Alessandro Battilocchio, Enrico Borghi, Gennaro Migliore, Chiara Gribaudo, Marianna Madia, Riccardo Magi, Luigi Marattin, Rossella Muroni, Stefania Prestigiacomo, Lia Quartapelle, Elio Vito e i deputati europei Brando Benifei, Carlo Calenda, Giuliano Pisapia, Irene Tinagli hanno costituito l’Intergruppo parlamentare Amici dell’Avanti».
Un passo in direzione del disegno di unire i riformisti? Spiega Vito: «Con il governo Draghi è giunto il momento, per Forza Italia, di salpare l’ancora e di navigare nel mare aperto della politica. Questo governo ci offre l’occasione di costruire un nuovo campo liberal-democratico. Sarebbe sbagliato non cogliere l’apertura di Letta («in nome delle riforme ci si può accordare anche con Berlusconi»). Dopo anni di screzi e accuse, il fatto che i Dem riconoscano il ruolo di Forza Italia come forza riformatrice, è un tema che va valorizzato. Seguiamo dunque laicamente la rotta dei programmi e dei contenuti, senza schemi precostituiti, e cerchiamo di arrivare in porto con un Paese finalmente più aperto, moderno e liberale».