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 2021  maggio 03 Lunedì calendario

Pine Valley apre alle donne

Era l’estate del 1960 e Jack Nicklaus, il golfista più decorato nei Major (18 vittorie, tre in più di Tiger Woods), incrociò nel suo viaggio di nozze il Pine Valley Golf Club, 20 miglia a sudest di Filadelfia. «Perché non ci facciamo 18 buche?», chiese Nicklaus alla moglie Barbara. Il progetto fallì miseramente perché all’epoca nessuna donna poteva passeggiare (e tantomeno giocare) lungo i 243 ettari del circolo sprofondato tra i pini nel New Jersey meridionale. Nicklaus giocò comunque le sue 18 buche e la moglie lo aspettò fuori. Non si sa se litigarono, ma Barbara doveva essere molto innamorata perché rinunciò a chiedere il divorzio e ancora oggi sta al fianco dell’Orso d’oro del golf che, per farsi perdonare con 61 anni di ritardo, potrebbe portarla nel campo considerato il migliore degli Stati Uniti.
Con una mail inviata lo scorso 30 aprile, Jim Davis, il presidente dell’esclusivo club, ha infatti informato i soci che Pine Valley aprirà alle donne. Un’apertura che arriva dopo 108 anni di vita e dopo una prima, recente concessione: le signore potevano già giocare, se invitate da un socio, e solo la domenica pomeriggio. «Sono felice di informarvi – scrive Davis – che proprietari e membri del Pine Valley Golf Club hanno deciso, all’unanimità e con entusiasmo, di rimuovere il linguaggio specifico di genere dal nostro statuto». Insomma, porte aperte alle donne, ma con giudizio perché «come siamo soliti fare – continua la comunicazione —, le candidate dovranno essere socialmente compatibili, condividere una profonda passione per il gioco del golf e avere l’abilità necessaria per giocare sul nostro campo (oltre che molto bello il percorso è anche molto difficile) come avrebbe voluto il fondatore George Crump».
E proprio la storia del fondatore nasconde una vicenda paradossale. Il campo voluto dall’albergatore Crump attraversò, nei suoi primi anni, momenti molto difficili e per salvarlo dal fallimento, nel 1924, intervenne una donna, la sorella di Crump, che ripianò i debiti del fratello. Da allora le cose sono cambiate e Pine Valley è diventato un gioiello, un club talmente esclusivo da non voler nemmeno ospitare i grandi tornei dei professionisti. Ora, però, dopo Augusta (2012, prima donna ammessa Condoleezza Rice), gli scozzesi St. Andrew (2014, al 216° anno di vita), Muirfield (2017), Pine Valley apre alle donne uscendo dalla dozzina di campi statunitensi che hanno ancora scritto men only all’ingresso. «Ci pensavamo da anni – ha spiegato Davis —, e abbiamo preso questa decisione perché non volevamo rimanere dalla parte sbagliata della Storia».