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 2021  aprile 27 Martedì calendario

Goldman vede il grande rimbalzo dell’economia britannica: +7,8%


L’economia britannica spiccherà il volo quest’anno, lasciandosi alle spalle pandemia e recessione. Secondo gli analisti di Goldman Sachs, la Gran Bretagna registrerà una crescita del 7,8%, superiore a quella prevista per gli Stati Uniti.
Altri economisti stanno rivedendo al rialzo le loro previsioni per il 2021, grazie soprattutto al successo del programma di vaccinazione di massa, alla riapertura graduale dell’economia e ai generosi aiuti del Governo
La banca americana ha ritoccato la previsione di una crescita del 7,1% del Pil britannico quest’anno, mentre la stima per gli Usa, dove l’amministrazione Biden ha avviato un maxi-programma di stimolo dell’economia, è invariata al +7,2%.
Oltre metà della popolazione britannica ha ricevuto almeno una dose di vaccino e si prevede che al più tardi entro luglio tutti gli adulti saranno vaccinati. La tabella di marcia fissata dal Governo è stata finora rispettata: i negozi non essenziali hanno riaperto il 12 aprile e la vita dovrebbe tornare alla normalità il 21 giugno.
«L’economia britannica sta rimbalzando rapidamente dalla crisi dovuta al Covid e gli ultimi dati sono più forti del previsto -, ha scritto Sven Jari Stehn, chief European economist di GS, in una nota -. Date le recenti revisioni al rialzo del Pil, la nostra stima per il 2021 è di un impressionante +7,8%».
L’indice Ihs/Markit di aprile ha mostrato una crescita del settore privato ai ritmi più elevati da otto anni. In marzo inoltre le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,4%, un incremento oltre le previsioni e un segnale importante per un’economia basata sui consumi come quella britannica. La decisione del Tesoro di prolungare fino a settembre il “furlough” o cassa integrazione, e gli interventi di sostegno alle imprese ha contribuito a rilanciare l’economia, le previsioni sul tasso di disoccupazione sono state ridotte dal 7,4% al 5,9% a fine anno.
Gli ultimi dati hanno convinto anche l’EY Item Club a rivedere al rialzo le previsioni di crescita dal 5% al 6,8%. «Sia le imprese che i consumatori sono stati innovativi e flessibili nell’adattarsi alle restrizioni dovute al coronavirus», ha affermato Howard Archer, chief economic adviser dell’EY Item Club, secondo cui l’economia tornerà ai livelli di fine 2019, pre-pandemia, già nel secondo trimestre 2022. Oxford Economics va oltre e prevede una crescita del 7,2% quest’anno. Secondo Andrew Goodwin, chief UK economist, «la maggior parte degli economisti è troppo pessimista sulle prospettive dell’economia britannica».
Il Fondo monetario internazionale prevede un +5,3%, mentre la stima media degli economisti interpellati da Reuters è del 5% e da Bloomberg del 5,5%. Una crescita superiore al +6,5% sarebbe la più rapida dal 1941, prima della seconda guerra mondiale.
Il vice-governatore della Banca d’Inghilterra, Ben Broadbent, ha dichiarato di aspettarsi «una crescita molto rapida almeno per i prossimi due trimestri» mentre vengono allentate le restrizioni imposte dalla pandemia.
È troppo presto per affermare che gli anni Venti saranno “ruggenti” come quelli del secolo scorso, ha detto Broadbent, ma sicuramente la ripresa sta accelerando il passo. Si prevede che anche la Bank of England riveda al rialzo le stime di crescita quando presenterà il monetary policy report la settimana prossima. Lo scorso anno l’economia britannica aveva subìto una contrazione del 9,9%, la peggiore performance tra i Paesi del G-7, a causa del lunghi periodi di inattività forzata dovuti al lockdown: la recessione più grave da oltre trecento anni.
Nonostante l’effetto rimbalzo dovuto al successo dei vaccini e alla riapertura dell’economia, secondo GS i controlli doganali e le barriere non tariffarie dovute all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea continueranno ad avere effetti negativi. Sul medio termine, ha detto Stehn, «Brexit probabilmente ridurrà la crescita facendo diminuire gli investimenti e l’immigrazione».