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 2021  aprile 25 Domenica calendario

L’arrivo dell’ uomo ha ucciso i mammiferi

Nel corso degli ultimi 100.000 anni i mammiferi selvatici sono quasi spariti. E la colpa è dell’uomo. All’inizio di questo declino la loro biomassa metrica, ovvero il peso in termini di carbonio presente sulla Terra, era pari a 20 milioni di tonnellate. Oggi è ridotto a 3 milioni. Le prime avvisaglie si sono avute circa 10.000 anni fa. È il periodo che gli esperti chiamano Estinzione della megafauna quaternaria. Solo qualche migliaio di anni prima i mammut scorrazzavano in America del Nord, i leoni cacciavano in Europa e wombat da due quintali popolavano l’Australasia. Poi, un bel giorno, è comparso l’uomo. Le nostre società di cacciatori-raccoglitori sono i probabili colpevoli dell’estinzione di 178 specie di grandi mammiferi. Un risultato eccezionale se si considera che all’epoca la popolazione mondiale era di appena 5 milioni di individui, in pratica il doppio degli attuali residenti di Roma. Terminata la caccia, sono arrivate l’agricoltura e l’allevamento. È vero, non si uccideva più come prima, ma il paesaggio è cambiato: campi e pascoli hanno sostituito gli habitat dei mammiferi selvatici. Oggi sarebbe impossibile tornare indietro. Nel 2018 gli uomini hanno mangiato carne per 310 milioni di tonnellate di biomassa. I mammiferi sarebbero spazzati via in un mese.