Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  aprile 24 Sabato calendario

Intervista a Laura Boldrini (parla del suo tumore al femore)

ROMA «Devo ringraziare una mia amica che ha insistito perché mi facessi una risonanza magnetica, io pensavo fosse un problema al nervo sciatico».Laura Boldrini, ex presidente della Camera e ora deputata del Pd, cos’era invece?
«Un tumore al femore, un sarcoma raro».
Quando se ne è accorta?
«A metà marzo, il 10 aprile mi sono operata. Non c’era da perdere tanto tempo».
È stata un’operazione complicata?
«Anche delicata direi, mi hanno tagliato 25 centimetri di femore e al suo posto hanno messo una protesi in titanio, con una calza. L’osso ricrescerà, ma non sarà una passeggiata. La cosa positiva è che non hanno trovato infiltrazioni. Non voglio pensare a cosa sarebbe stato se la mia amica non avesse insistito».
Dove si è operata?
«Al Rizzoli di Bologna, un ospedale dove ho trovato grande competenza e tanta umanità. Bisogna dirlo, in favore della nostra sanità pubblica sempre bistrattata, a furia di fare tagli. Adesso spero che l’Italia approfitti del G20 per i vaccini».
Per fare cosa?
«Il 21 maggio c’è la giornata della sanità all’interno del G20, di cui noi abbiamo la presidenza, e spero che il nostro governo chieda la deroga per i brevetti dei vaccini, che devono essere un bene pubblico. Una richiesta che viene da due risoluzioni del Parlamento e anche da una mia interrogazione».
Lei in un post su Facebook ha scritto che la malattia l’ha cambiata, in che cosa?
«Ho scoperto di essere vulnerabile e fragile, non avevo mai avuto a che fare con la malattia e sono sempre stata abituata ad avere un modo di vita dinamico e veloce. Ora sto scoprendo un’altra dimensione».
È stata operata a Bologna, quando è tornata a Roma?
«Sono tornata oggi (ieri per chi legge ndr), ho retto bene il viaggio. Sono tornata a Roma ma non ancora a casa, sono in ospedale perché devo fare tanta fisioterapia e impadronirmi di nuovo anche dei piccoli gesti».
Per esempio?
«Alzarmi e mettermi a letto da sola, sarà una conquista, come fare le scale».
Nella sua degenza è riuscita a stare dietro ai fatti di cronaca?
«Sì, e di questo devo ringraziare i miei collaboratori e le mie collaboratrici».
L’ha colpita il video di Beppe Grillo?
«Deprecabile, ma non mi ha stupito, è coerente con il post che nel 2014 fece contro di me: “Cosa fareste alla Boldrini in macchina?”, che scatenò i peggiori istinti sessisti».
Che impressione le ha fatto la solidarietà di Salvini?
«Un bel gesto di civiltà. Inoltre, noto che in Rete sono diminuiti gli odiatori, a conferma del fatto che i leader sui social sono importanti e hanno grandi responsabilità».
Sua figlia è stata presente per la sua malattia?
«Molto, anche se non l’ho potuta vedere perché vive all’estero e non è potuta venire per colpa della pandemia. E ci sono anche i miei fratelli che mi stanno molto vicino».
Ha avuto paura?
«Sì, non ero preparata ad affrontare una simile malattia».