Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  aprile 24 Sabato calendario

Pesquet, il primo europeo in orbita con Musk

Alle 11 e 49 di ieri il razzo della missione Alpha verso la Stazione spaziale internazionale è decollato dalla base Nasa di Cape Canaveral, in Florida. A bordo gli americani Megan McArthur e Shane Kimbrough, il giapponese Akihiko Hoshide, e il francese Thomas Pesquet, il primo europeo a viaggiare sulla nuova capsula Crew Dragon di Space X, la società spaziale di Elon Musk. Il 43enne Pesquet sarà anche il primo francese a prendere il comando della stazione spaziale, verso la fine della missione, che durerà sei mesi. Se tutto andrà bene, se Pesquet porterà a termine i suoi compiti sulla stazione senza alcun errore come già fece quattro anni fa, potrà ambire a un posto nel programma americano Artemis, che punta a riportare l’uomo sulla Luna nel 2024 come tappa verso la conquista di Marte.
Dopo quindici orbite successive intorno alla Terra, la capsula Crew Dragon attraccherà alla stazione alle 11 e 10 di oggi, accolta dai sette astronauti già presenti nella Iss, che per qualche tempo sarà sovraffollata, con 11 persone a bordo. Pesquet e gli altri tre compagni di viaggio, la Crew-2 della missione Alpha, arrivano per prendere il posto dei quattro colleghi della Crew-1, che dopo cinque giorni di coabitazione torneranno sulla Terra. Sulla stazione rimarranno allora sette astronauti, i quattro della missione Alpha e i tre (due russi e un americano) della missione Soyuz-MS-18 arrivati all’inizio di aprile.
Nel corso della precedente missione sulla stazione internazionale Pesquet è diventato una star in Francia, anche grazie alle migliaia di foto della terra vista dallo spazio condivise sui social media. Ingegnere aeronautico, è stato pilota e istruttore degli Airbus A320 di Air France prima di entrare nel 2010 nell’Esa (l’Agenzia spaziale europea). A salutarlo a Cape Canaveral la compagna Anne Mottet, funzionaria della Fao, che vive a Roma.
La missione
Con gli altri 3 colleghi, condurrà un centinaio di esperimenti scientifici
Pesquet e i colleghi avranno il compito di condurre un centinaio di esperimenti scientifici, tra i quali ricerche sul sistema immunitario per la lotta al cancro, sull’invecchiamento cerebrale, lo studio del sonno degli astronauti in vista delle prossime missioni verso Marte, e l’applicazione della realtà virtuale nelle due ore quotidiane di sport.
La missione Alpha e compagni segna una nuova fase nel rilancio dell’avventura spaziale, anche dal punto di vista marketing: le tute degli astronauti, ormai molto lontane da quelle gigantesche degli esordi, sono state disegnate da José Fernandez, il costumista di Hollywood che si è occupato della saga Avengers. L’equipaggio ha raggiunto la rampa di lancio del razzo Space X a bordo di una Tesla bianca, un modo per sottolineare la continuità tra i due progetti di Elon Musk, le cui ambizioni spaziali cominciate vent’anni fa non venivano prese sul serio e che oggi dirige la sola azienda privata in grado di portare uomini nello spazio per conto della Nasa. Anche l’interno della capsula è rivoluzionario: nel 2016, in occasione del suo primo viaggio verso la stazione spaziale, Pesquet aveva viaggiato su una Soyuz lanciata dalla base di Baikonur in Kazakistan, «molto affidabile, ma piena di tasti fisici e scritte in cirillico», mentre la Crew Dragon ha un design in prevalenza bianco, un grande schermo piatto con comandi tattili che gli astronauti possono usare indossando i guanti, e più spazio, tanto che i membri dell’equipaggio possono allungare le gambe durante il volo verso la Iss.
In attesa dei prossimi exploit di Boeing, della Blue Origin di Jeff Bezos e di russi e cinesi, l’Europa è chiamata a cambiare passo: i suoi astronauti vengono considerati eccellenti e i programmi Ariane e Vega, che vedono in primo piano la collaborazione tra Italia e Francia, consentono di portare satelliti in orbita, ma manca una navetta europea in grado di portare uomini nello spazio, e l’Agenzia spaziale europea continua ad affidarsi a una incerta cooperazione internazionale, proprio nel momento in cui la competizione tra potenze spaziali si fa più forte. La Russia, per esempio, ha annunciato la costruzione entro il 2025 di una sua stazione spaziale, e il disimpegno da una stazione spaziale internazionale ormai vecchia e legata a un’epoca superata.