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 2021  aprile 23 Venerdì calendario

Chi avrà il coraggio di interpretare Audrey Hepburn?

Le serie o i film biografici sono sempre una sfida. Soprattutto quando si tratta di portare sullo schermo la vita di una star. Pensate alla prova, largamente superata, da Ramy Malek per Bohemian Rhapsody. Incarnare Freddie Mercury: o ti fai ridere dietro o vinci un Oscar. Malek ha messo sul camino la statuetta. Ecco, ora c’è una serie che sta per andare a toccare un’altra icona del nostro mondo per immagini, forse ancora più difficile da interpretare del vulcanico Mercury.
Si tratta di Audrey Hepburn. La vicenda della Hepburn è varia e complessa, dal padre filonazista alle sue travagliate vicende nell’Europa occupata. Materiale che può riempire una fiction per molte puntate senza rischio di annoiare gli innumerevoli ammiratori di questa icona eterna della bellezza. La protagonista di Colazione da Tiffany, durante la Seconda guerra mondiale, in Olanda, conobbe la fame – la sua famiglia faceva il pane con la farina di bulbi di tulipano – e fu staffetta della Resistenza. E questo senza parlare della sua incredibile storia hollywoodiana (che per il momento dovrebbe restare fuori dalla serie). A sfruttare questo enorme materiale narrativo ha pensato Wildside, una delle compagnie del gruppo Fremantle che ha prodotto, tra gli altri: In Treatment, The Young Pope, Il miracolo e L’amica geniale. Il progetto era stato annunciato già nel 2018. Poi il silenzio. Fino a questi giorni, in cui è stato confermato il titolo Audrey e che la showrunner della fiction, ispirato da Haudrey at Home scritto dal figlio della star Luca Dotti, sarà la sceneggiatrice di The Good Wife, Jacqueline Hoyt.
Ma ora arriva il difficile. Chi interpreterà Audrey Hepburn? Sarà una scelta difficile per la produzione e un test da far tremare le vene e i polsi a qualunque attrice. A chi in passato aveva deciso di poter interpretare Audrey non è andata molto bene. Jennifer Love Hewitt ci ha provato nel 2000 con The Audrey Hepburn Story, finendo impallinata da orde di fan. Ancora peggiore l’esito per Julia Ormond, che disse sì al remake di Sabrina (anno 1995, regia di Sydney Pollack).