ItaliaOggi, 23 aprile 2021
Bollinger si compra il pinot dell’Oregon
La famiglia francese Bollinger, storica produttrice di champagne, mette piede negli Usa, grazie all’acquisizione di Ponzi Vineyards, una tenuta di 14 ettari creata alla fine degli anni settanta da Dick e Nancy Ponzi. Oltre ai vigneti, passano sotto bandiera francese anche le infrastrutture vitivinicole ed enoturistiche della tenuta della Willamette Valley, a trenta minuti di strada da Portland, Oregon. Dal canto suo, la famiglia Ponzi resta proprietaria di 40 ettari sotto contratto di approvvigionamento con la tenuta.
La produzione di Ponzi Vineyards oscilla intorno alle 480 mila bottiglie, con prezzi che vanno dai 25 ai 120 dollari (da 21 a circa 100 euro). L’acquisizione di questa proprietà, dominata dal pinot nero, rappresenta la base della strategia americana di Bollinger, che fa capo alla holding Sjb (marchi Bollinger, Ayala, Chanson, Langlois-Château e Delamain) e vanta un fatturato consolidato di 160 milioni di euro. Altre acquisizioni potrebbero infatti presto seguire nella regione.
Del resto, Bollinger non è la prima maison francese di champagne a tentare l’avventura in Oregon. Quattro anni fa, il gruppo Maisons & Domaines Henriot diveniva azionista di maggioranza del domaine Beaux Frères, nella Willamette Valley. Ben prima, alla fine degli anni ottanta, erano sbarcati nella regione Robert Drouhin e la figlia Véronique, veri e propri pionieri, raggiunti nel corso degli anni e con successo dagli Jadot, dai Méo Camuzet e altri.