Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  aprile 23 Venerdì calendario

I 75 anni della Vespa


La Vespa compie 75 anni e 19 milioni di esemplari prodotti. Non entro nelle polemiche tra quelli che vogliono la Vespa tradizionale col motore 2 tempi a miscela e quella moderna con il cambio automatico, ma mi fa piacere salutare una storia che continua.Perché prima della globalizzazione ci pensò la Piaggio (insieme con la sua diretta rivale, l’oggi defunta Innocenti che produceva la Lambretta) a conquistare pacificamente il mondo dando su licenza il suo scooter in Paesi nei quali non avrebbe potuto produrlo direttamente. Sono nate Vespe (e Ape, sua sorella) in India, America, Spagna, Germania e chissà dove; hanno colonizzato letteralmente il mondo e sono entrate nel cinema da Vacanze Romane a Caro Diario; sono diventate persino letteratura grazie a Giorgio Bettinelli da Crema, che in sella a quattro Vespe diverse fece 254mila km per il mondo intero e morì in Cina proprio mentre di Vespa ancora s’occupava.
E poi ci siamo noi, gente comune, che ci siamo innamorati di questo strano oggetto con un occhio solo che la notte poteva dormire in casa a differenza dell’automobile, veloce in mezzo al vento e con la paura di cadere, da passeggeri, nelle curve. Una vita più semplice, una corsa in Vespa per cento lire tre canzoni nel juke box del bar di Melo, il Twister dell’Algida a 800 lire e andare appresso a Luis Miguel che canta Noi, ragazzi di oggi. Erano queste le mie estati degli anni Ottanta, quand’ero bambino e l’Italia era bellissima. Ad altri 75 anni, insetto scoppiettante: con l’augurio che questo torni a essere quel grande Paese del tempo di Noi, ragazzi di oggi.