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 2021  aprile 22 Giovedì calendario

Periscopio

Quando proteggiamo i nostri bambini contro il morbillo, li esponiamo anche al rischio (un caso su un milione) di sviluppare una complicanza ancefalitica acuta. Il rischio, nel non fare la vaccinazione, sarebbe 500 volte superiore. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’istituto malattie infettive Spallanzani. Corsera.
In Rai siamo al punto in cui, con 14 mila dipendenti, l’80% del prodotto è fatto con collaboratori esterni. O non ha senso rivolgersi fuori o non lo hanno 14 mila dipendenti. Giovanni Minoli, conduttore tv (Antonella Baccaro). Rcs.

Avremmo potuto avere lo stesso numero di vaccini di Boris Johnson in Uk se lo Stato italiano, un anno fa, fosse stato in grado di bonificare un anticipo di 20 milioni e un saldo di 50 all’università di Oxford che accettava di averci come soci. La volontà politica c’era, quella burocratica no. Settanta milioni son il costo di qualche ora di pandemia. Uno Stato che non può fare in emergenza un bonifico a vista per chicchessia non è uno Stato ma un sarcofago. Quello appunto che non piace a Draghi. Bruno Vespa. QN.

Parvin Tadjik, la moglie di Beppe Grillo, risponde al mio video dicendo che suo figlio è innocente, che la ragazza era consenziente, che ci sono le prove. Io non faccio il processo sui social, gentile signora. Le sentenze le decidono i magistrati, non i tweet delle mamme. Quando mio padre è stato indagato, Grillo e i grillini lo hanno massacrato. Noi abbiamo aspettato le decisioni dei giudici, rispettando il loro lavoro. E alla fine è stato archiviato. Aspetti il processo anche lei, signora, e spieghi a suo marito che è meglio credere nella giustizia anziché fomentare l’odio con il giustizialismo. Per me suo figlio Ciro è innocente fino a sentenza passata in giudicato. Suo marito Beppe invece è colpevole di aver creato un clima d’odio vergognoso. Elena Boschi, parlamentare di Italia Viva.

Purtroppo le classi dirigenti del nostro paese, un tempo eccellenti, non sono più formate a conoscere le lingue e la storia dei paesi dell’area mediterranea, l’istituto di lingua afro-turca, ad esempio è stato chiuso. Mi auguro che gli eredi dello straordinario ambasciatore Umberto Vattani alla Farnesina riescano a svolgere il loro ruolo di messa in sicurezza delle relazioni. Giulio Sapelli, economista e storico (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.

La verità sulle commesse militari italiane è che una lunga tradizione lega la maggior parte dei vertici italiani dell’Aeronautica ai colossi della difesa Usa, dalla Lockheed Martin alla L3Harrys, per una ragione elementare: quasi tutti i nostri piloti si sono formati negli States, presso le varie basi aeree da Laughlin (Texas) a Holloman (New Mexico). Dallo zio Sam hanno ricevuto il battesimo e a quel mondo di top gun sono sempre rimasti filialmente legati, a differenza, ad esempio, degli ammiragli italiani che, pur girando tutti i porti del mondo, hanno invece contribuito a far diventare un vero gioiello la cantieristica italiana, aiutando la Fincantieri di Giuseppe Bono, prima nelle navi militari e poi in quelle da crociera, a valorizzare sia la tecnologia che il design «made in Italy». Luigi Bisignani. il Tempo.

Nel comizio di piazza San Giovanni, a Roma, alla vigilia del grande balzo in avanti alle elezioni del 2013, Beppe Grillo indicò in Bersani (che chiamò «Gargamella» e «parassita», «responsabile con i suoi compagnucci del più grande buco della storia, il Monte dei Paschi»), e non in Berlusconi, il bersaglio principale; «perché quello si vede che mente, mentre la sinistra finge di opporsi e invece hanno governato insieme, si sono passati la borraccia come Coppi e Bartali». Aldo Cazzullo. Corsera.

Franklin D. Roosevelt aveva ereditato un paese con la disoccupazione al 25%, i prezzi agricoli scesi del 60%, 2 milioni di homeless, una produzione industriale crollata alla metà rispetto a cinque anni prima. Spese in deficit per rilanciare: così creò quelle infrastrutture che, all’epoca, fecero degli Stati Uniti la nazione all’avanguardia. Mise sotto controllo la speculazione in Borsa, imbrigliò gli «spiriti animali» del mercato, difese i diritti dei cittadini. E pensò anche in termini ambientalisti, molto prima che di ambiente si parlasse: istituì una specie di servizio civile «verde» per disoccupati, impiegati per rimboschimento e protezione delle risorse naturali. Maurizio Pilotti. Libertà.

Sul piano storico non c’è partita. Il fascismo fu agnello, laddove i regimi del socialismo reale sono stati iene. Complessivamente, hanno assassinato 95 milioni di persone in tempo di pace, con genocidi etnici tipo Adolf Hitler, deportazioni, carestie, esecuzioni collettive. La Cina da sola ha massacrato 60 milioni di cittadini. L’Urss di Josif Stalin, 20 milioni. Il fascismo neppure sfiorò questi eccessi. Perché allora considerarlo più criminale del comunismo? Giancarlo Perna. La Verità.

Da ragazzino io, figlio di carabiniere, davo una mano a un amico nordafricano nel contrabbando di sigarette. Sapesse che gioia per i miei. Ma comunque, quando scoppiò la prima guerra del Golfo chiesi a questo amico da che parte stava. Lui mi diede una risposta fantastica: «Je suis pour la logique». Anche io da allora sono sempre stato dalla parte della logica, non dell’ideologia. Luca Bizzarri, per dieci anni uno dei volti di Le Iene (Roberta Scorranese). Corsera.

Sono una cintura nera di luoghi comuni. Fin da ragazzo annotavo le frasi fatte di mia madre. Come queste, ad esempio. All’arrivo del temporale: «Meno male che me so ricordata de ritirà li panni». Oppure: «Lassa perde’, so sempre raggi». Piuttosto di farmi sottoporre a una radiografia, mi lasciava con il braccio rotto. Federico Palmaroli, umorista politico del Tempo (Stefano Lorenzetto). Corsera.

Mi accusavano di essermi ritagliato in tv un personaggio, di fare il guitto? Invece ero me stesso. Facevo Mughini. Ho avuto successo. Mentre loro perdevano tempo a criticarmi, io scrivevo un libro all’anno. Ne ho pubblicati 33. La tv popolare è stata una straordinaria palestra. La verità è che il mondo degli intellettuali e dei giornalisti è pieno di invidie, i cannibali, al confronto, sono dei vegani. Giampiero Mughini, scrittore (Concetto Vecchio). la Repubblica.

Il Mangia è uno che cerca di fregare sempre e subito una qualche roba. Non è che sia cleptomane. Lui stesso ci tiene a dichiarare che fa il ladro di mestiere. «Uei, Mangia! Che lavoro fai?». «El gratta» risponde. Umberto Simonetta, Lo sbarbato. Bompiani, 1961

Le guerre non sono mai giuste. Lo diventano per chi le vince. Roberto Gervaso.