Il Sole 24 Ore, 21 aprile 2021
Alitalia, stipendi di nuovo a rischio
Alitalia non ha i soldi per pagare gli stipendi il 27 aprile. I commissari della compagnia stanno battendo varie strade, da «anticipazioni finanziarie» del governo sui ristori Covid ad «altra finanza, la cessione di crediti fiscali per circa 20 milioni di euro», ha spiegato ieri l’avvocato Daniele Santosuosso nell’audizione alle commissioni Trasporti di Camera e Senato riunite.
Alitalia rischia di mettere a terra gli aerei a fine mese. «Stiamo gestendo in condizioni estreme e facendo il possibile e l’impossibile in modo da ottimizzare e riducendo i costi all’osso. È essenziale risolvere non presto ma ad horas il tema dei rapporti con Ita», ha detto Santosuosso, a Montecitorio con gli altri due commissari, Giuseppe Leogrande e Gabriele Fava. Presente anche il d.g. Giancarlo Zeni, al quale è stato prorogato per la seconda volta il contratto, scaduto all’inizio di gennaio, perché è in ritardo la vendita del complesso aziendale. Leogrande ha tirato una stoccata a Ita, la Newco pubblica guidata da Fabio Lazzerini. C’è stato «un lento avvio di Ita, che formalmente è partita solo a novembre».
Rimane lo scontro del governo con Bruxelles sul piano di Ita. La «Dg comp» non ritiene accettabile il piano italiano in base alla «discontinuità economica». Secondo fonti di Bruxelles l’accordo per il decollo di Ita non è considerato imminente. I punti di contrasto rimangono gli stessi: il divieto di usare il nome e il marchio Alitalia almeno per due anni, la rinuncia alla metà degli slot di Linate, lo spezzatino di handling e manutenzione. Inoltre sul negoziato sindacale pesa il numero degli esuberi. Poiché Ita ha fatto un piano che prevede una micro-compagnia, 47 aerei passeggeri, meno della metà della flotta Alitalia (104 aerei), il personale al decollo sarebbe intorno ai 3mila addetti. Ci sarebbero quindi 7.500 potenziali esuberi. Questa ridotta dimensione non è stata imposta dalla Ue, è una scelta dei vertici di Ita, che hanno previsto un incremento a circa 70 aerei solo nel 2022. Ma è da vedere se Ita sarà in grado di crescere sul mercato.
Secondo i commissari, per evitare il collasso di Alitalia si rafforza l’ipotesi dell’affitto del ramo d’azienda «aviation» a Ita, prima della vendita. «Un eventuale contratto d’affitto di azienda, se continuano ad allungarsi i tempi di definizione dell’iniziativa del veicolo pubblico, diventa sempre più attuale», ha detto Leogrande. «L’affitto è un’ipotesi che rappresenta una buona soluzione per mettere in sicurezza l’azienda«, ha aggiunto Santosuosso. Quali sono i tempi per chiudere la vendita? «Dal momento in cui avremo l’offerta sul tavolo almeno due mesi devono passare», ha risposto Santosuosso.
Secondo i dati di traffico 2020, resi noti dall’Enac, i passeggeri in Italia sono crollati del 72,5% a 52,76 milioni. Ryanair si conferma la prima in Italia con 11,84 milioni di passeggeri (-70,8%), Alitalia è seconda con 6,51 milioni (-70,1%), solo il 12,3% del traffico totale.