la Repubblica, 19 aprile 2021
Le scuse irlandesi per l’attentato dell’Ira a Lord Mountbatten
LONDRA – A quasi 42 anni dalla strage in cui morì Lord Mountbatten, arrivano le prime, straordinarie scuse di Sinn Féin. È di certo un buon auspicio, dopo i recenti, gravi scontri a Belfast aizzati da giovani unionisti. In più, giungono proprio il giorno dopo i funerali del Principe Filippo. «Mi spiace per quello che è successo, è qualcosa di straziante», ha detto ieri a Times Radio la leader del partito repubblicano ed ex braccio politico dei terroristi dell’Ira, Mary Lou McDonald. Che, a nome di tutto Sinn Féin, ha detto “sorry” per l’omicidio, da parte dell’Ira nel 1979, del principe Louis Francis Albert Victor Nicholas Mountbatten, ovvero “Lord Mountbatten”, zio di Filippo che favorì il suo primo incontro con la 13enne Elisabetta nel 1939 e mentore del loro primogenito, il principe Carlo. Che lo ha sempre considerato “il nonno che non ho mai avuto”, visto che Giorgio VI morì nel 1952, quando aveva appena compiuto tre anni.
Quell’attentato fu uno dei più spietati dell’Ira. Il 27 agosto 1979 Lord Mountbatten è in vacanza con la famiglia in Irlanda, nella sua tenuta estiva di Classiebawn Castle a Mullaghmore, nella contea di Sligo, quando a un certo punto con familiari e amici decidono di andare a pesca e fare un giro in barca. Sotto all’imbarcazione, però, l’Ira ha già piazzato una bomba. Nell’esplosione, con Mountbatten muoiono anche suo nipote 14enne Nicholas Knatchbull, l’altro ragazzino 15enne Paul Maxwell e Lady Doreen Brabourne, la suocera 83enne della figlia del principe, Patricia.
«Certo che mi dispiace molto per quello che è successo», ha dichiarato la 51enne McDonald. «Il mio lavoro oggi, come quello del Principe Carlo, è di dare l’esempio e far il possibile affinché nessun altro bambino e nessuna altra famiglia, di qualsiasi estrazione o cultura, siano vittime di simili tragedie che purtroppo si sono ripetute innumerevoli volte negli anni scorsi sull’isola di Irlanda. Sento fortemente questa responsabilità», ha continuato la presidente di Sinn Féin, «e sono felice di rimarcarla nel weekend dei funerali dell’amato marito della Regina Elisabetta». Uno scarto di toni deciso rispetto al passato. L’ultima volta che Sinn Féin si era espresso sulla vicenda, nel 2015, era stato con l’allora storico leader Gerry Adams. Che pur dichiarandosi dispiaciuto, aveva rimarcato come Lord Mountbatten fosse «consapevole dei rischi cui sarebbe andato incontro in vacanza in Irlanda del Nord». Proprio quell’anno, tra l’altro, il principe Carlo incontrò Adams alla National University of Ireland a Galway, dove si strinsero la mano per quello che fu un evento storico. Nella circostanza, Carlo tornò anche a Mullaghmore, dove venne ucciso il nonno che non aveva mai avuto, e dichiarò: «Attraverso quel tragico evento, ora capisco profondamente le agonie sofferte da tanti altri su quest’isola, di qualunque fede o tradizione politica essi siano».