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 2021  aprile 18 Domenica calendario

Memorabilia di Daverio e Romiti all’asta

Nata nel 1974 come la casa d’aste dei milanesi doc, in quasi cinquant’anni Il Ponte è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento internazionale, sia per chi coltiva l’hobby del collezionismo, sia per chi desidera dismettere alcuni beni di famiglia. Diretta da Rossella Novarini, oggi Il Ponte è un indirizzo sicuro anche per chi non può vantare un’antica milanesità, ma si riscatta con l’amore per l’arte in tutte le sue espressioni. Quello stesso amore che caratterizzò la vita di tre illustri personaggi – un divulgatore d’arte, un dirigente d’azienda e un capitano di fregata (nessuno di loro milanese per nascita) – le cui collezioni saranno messe all’asta nella sede di Via Pontaccio 12 a Milano, in occasione della vendita di Arredi e Dipinti Antichi in programma nei giorni 20, 21, 22, 23 aprile.
Il primo appuntamento sarà mercoledì 21 alle ore 15.30, con opere provenienti dalle residenze di Cesare e Gina Romiti (lotti dal 326 al 511). Dipinti e sculture – che arredavano le loro case di Roma, Milano e Cetona – raccontano un interesse speciale per l’antico e l’assidua frequentazione delle migliori botteghe antiquarie della Capitale. Da Alessandra Di Castro, ad esempio, acquistarono il modello di Colonna Traiana in bronzo dorato e cesellato, attribuito a Wilhelm Hopfgarten e Benjamin Ludwig Jollage, realizzato a Roma nel primo quarto del XIX secolo e proposto in asta per € 1.800 – 2.000. Da Eugenio Imbert, invece, una scrivania da centro a cilindro, in legno di pioppo lastronato e intarsiato in radica di noce, palissandro, pero e bosso, riferibile alla bottega di Giuseppe Maggiolini di fine XVIII secolo e offerta a € 55.000 – 60.000.
Il secondo appuntamento, in calendario giovedì 22 aprile alle 15.30, sarà con gli arredi che decoravano Villa Orlando di Bellagio, costruita nel 1891 dal Cavalier Besana, acquistata dal politico e ingegnere navale Luigi Orlando nel 1921 e lo scorso novembre offerta alla pop star inglese Robbie Williams per 40 milioni di euro (la trattativa si è arenata).
La Collezione che andrà in asta al Ponte (lotti dal 765 al 975) fu messa insieme dall’industriale e Ufficiale di Marina Giuseppe Orlando, fratello di Luigi. È caratterizzata da oggetti preziosi, che esprimono amor di patria e cultura esotica, come la Medaglia d’Argento al Valor Militare, il versatoio con bacile in argento e vermeille, appartenuto alla Grand Duchessa Olga Nikolaevna, figlia dello Zar Nicola I (stima € 2.500 -3.000) e il tappeto Keshan di fine 800, della scuola persiana di Motashem (stima € 3.500 – 4.000). Sono, però, gli strumenti scientifici e per la navigazione, gli arredi in asta che meglio testimoniano il gusto eclettico e per le esplorazioni che si respirava nei saloni di questa tipica “villa di delizie” sulle sponde del lago di Como. 
Dulcis in fundo, venerdì 23 aprile alle 15.30, passeranno di mano alcuni beni provenienti dalla collezione di Philippe Daverio (lotti dal 1178 al 1305), messi in vendita con lo scopo di sostenere la futura Casa-Biblioteca Daverio. Tra gli oggetti più curiosi – accanto a numerosi ritratti con cui artisti emergenti ed affermati erano soliti omaggiarlo – si trovano molti pezzi di design italiano. Dal portafrutta Gaya (1983) di Ettore Sottsass, in asta per € 1.200 – 1.500, al vaso tripode modello Amazzonia di Gaetano Pesce, fino alla coppia di vetrine in legno di Piero Portaluppi, stimata € 4.500-5.000. Collezionare, per Daverio, era un modo di entrare in rapporto diretto con l’arte e con gli artisti, un gesto culturale capace di nobilitare ogni stravaganza e dentro al quale anche il kitsch diventava chic.