ItaliaOggi, 17 aprile 2021
La vodka che non fa ubriacare
I russi amano la vodka... forse un po’ troppo. Se combatterne l’abuso è una lotta contro i mulini a vento, c’è chi sta cercando di limitare gli effetti negativi di una sostanziosa bevuta del distillato più famoso di Russia.Un team di ricercatori di Novosibirsk ha ottenuto un brevetto per un metodo di produzione di vodka che non provoca i postumi della sbornia, ha riferito all’agenzia Ria Novosti Nikolai Baranov, uno degli autori di questa nuova tecnica, presidente del cda della società Dominanta.
Il brevetto, ottenuto nel marzo scorso, consente di ridurre l’effetto tossico e di post-intossicazione della vodka del 18-20% con una conservazione quasi completa dell’effetto euforico. Inoltre, viene indicato nello studio, potrebbe ridurre il tasso di dipendenza da alcol del 20-33%. Questi sono i risultati ottenuti nei test di laboratorio sui topi, prima di arrivare a una soluzione commerciale il lavoro è ancora lungo.
Baranov ha lavorato assieme agli scienziati degli istituti di Yakutsk e Novosibirsk sui licheni di cui si cibano le renne. Da questi organismi ha ottenuto un estratto che, come spiega l’inventore, agisce come un assorbente per vari composti. Si è dunque scoperto che l’estratto di questo lichene può essere impiegato nella produzione di vodka: viene introdotto in una soluzione di acqua ed etanolo a 40° in un rapporto variabile tra 1:150 e 1:200. L’aggiunta di questo «ingrediente», nei test sui ratti, ha dimostrato di poter limitare l’intossicazione da alcol e quindi gli effetti della sbornia: in pratica agisce catturando l’etanolo e favorendone la rapida espulsione, limitando così i quantitativi che finiscono in circolo nel corpo.
«C’è molta strada da fare tra un campione di laboratorio e qualche cosa di serio», ha detto lo scienziato. «A poco a poco, se avremo più volumi di questo estratto di licheni, probabilmente inizieremo un dialogo con i produttori di vodka. Forse saranno interessati». Ma l’inventore ha aggiunto che non esiste vodka senza postumi di sbornia: «Bere alcolici è in ogni caso un avvelenamento del corpo, però visto che le persone continuano a consumarli, gli esperti continuano a sviluppare ingredienti che possono ridurne la tossicità». I risultati di questa ricerca, però, non sono interessanti solo per la vodka antisbornia. Lo scienziato russo, infatti, ha detto che la capacità assorbente dell’estratto di licheni potrebbe avere un ruolo interessante nel trattamento del diabete mellito.