ItaliaOggi, 15 aprile 2021
Egitto ed Etiopia in lotta per l’acqua del Nilo nella mega diga del Millennio
Continua il braccio di ferro tra Egitto ed Etiopia sul pompaggio di acqua del Nilo blu nel bacino della mega diga etiope sul Nilo blu che dovrebbe segnare il Rinascimento dell’Etiopia. La tensione crescente potrebbe sfociare in un’azione violenta da parte dell’Egitto. Intanto si è impantanata l’azione diplomatica tra Egitto, Sudan e Etiopia dieci anni dopo l’avvio, nel 2011, del mega cantiere per la costruzione della cosiddetta Gerd (Grand Ethiopian Renaissance Dam) sul Nilo blu in Etiopia, a 15 chilometri dal confine con il Sudan. Gli egiziani, in particolare gli agricoltori, lamentano che gli etiopi continuano a prendere l’acqua del Nilo blu per riempire l’invaso della diga del Millennio e loro, lasciati senza acqua, non potranno più coltivare nulla, con conseguenze catastrofiche. Monta la collera nelle campagne dell’Egitto con gli agricoltori pronti a difendere il Nilo dagli etiopi. Della questione verrà investito il consiglio delle Nazioni Unite.
Il Cairo rivendica diritti storici sul Nilo in virtù di trattati firmati all’inizio del XX secolo e si rifiuta di rivedere al ribasso le proprie pretese sull’utilizzo del fiume. E accusa l’Etiopia di avere messo il paese di fronte a una minaccia esistenziale: con una risorsa totale stimata di 60 miliardi di metri cubi l’anno per una popolazione di 105 milioni di abitanti, l’Egitto è già di fronte a una situazione di penuria.
Ora si è arrivati alle minacce. L’Egitto ha annunciato rappresaglie contro l’Etiopia se proseguirà a pompare acqua dal Nilo per riempire il bacino artificiale senza averlo prima concertato. Il potere egiziano mira a raccogliere sostegno internazionale alla propria causa adesso che la stella del premier etiope Abiy Ahmed, premio Nobel per la pace, non brilla più da quando ha dichiarato guerra alla propria regione ribelle del Tigrè.
L’Etiopia dipende per oltre il 90% dal Nilo per l’approvvigionamento di acqua per uso potabile e agricolo. Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha detto che nessuno può permettersi di prendere una goccia d’acqua dell’Egitto senza che questo sia stato concertato altrimenti la regione conoscerà un’instabilità inimmaginabile, ma le autorità etiopi sono determinate a proseguire il riempimento. Non ha prodotto risultati l’ennesimo incontro di negoziazioni appena concluso nella capitale della Repubblica democratica del Congo, Kinshasa, anche con i paesi dell’Unione africana, per tentare di frenare la fuga in avanti dell’Etiopia.
Intanto, l’Egitto si sta impegnando lentamente a modernizzare la propria economia e ha chiesto che il governo etiope conceda il diritto di controllo sul funzionamento della diga Gerd ai due paesi a valle, Sudan e Egitto.