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 2021  aprile 13 Martedì calendario

La storia del prete che s’è innamorato

«La vita è per chi la cerca». A leggere due mesi dopo quella frase postata su Facebook da don Riccardo Ceccobelli, 42 anni, prete da nove, si capisce tutto meglio. Si capisce perché, domenica mattina, dall’altare della chiesa di San Felice, a Massa Martana, si è liberato di un peso e ha detto chiaro ai suoi parrocchiani: «Il mio cuore è innamorato. Voglio provare a vivere quest’amore senza sublimarlo, senza allontanarlo». Don Riccardo abbassa lo sguardo. Vicino a lui c’è il vescovo monsignor Gualtiero Sigismondi, che regge la diocesi di Todi-Orvieto. In chiesa cala il silenzio, ma non il gelo. Chi c’è, nel rispetto delle norme anti Covid, non può non aver un sobbalzo di fronte alle parole di quel giovane prete amato da tutti.
Tra i banchi non manca il sindaco, Francesco Federici, un passato da centravanti. Di fronte a quelle parole, ha un attimo si smarrimento. Poi commenta quasi come portavoce delle tremila anime del borgo: «Non entro nel merito della sua decisione. Posso solo ringraziarlo per quanto ha fatto durante la sua permanenza qui, spendendo ogni sua energia nei confronti di tutti, privilegiando significativamente i giovani e i più bisognosi, soprattutto in quest’ultimo periodo dove la pandemia ha colpito duro».
Il paese non solo lo difende, quasi se lo coccola. Non c’è la caccia a sapere chi sia la donna che l’ha portato a lasciare l’abito talare. Come se la scelta del giovane prete amico fosse quasi naturale. Magari più d’uno aveva intuito, magari scorto, intravisto e fatto qualche pensiero. La canonica è attaccata alla chiesa che guarda la piazza del paese.
Si chiude appena al telefono il fratello di don Riccardo, Alberto. Fa il manager in una azienda della zona: «Non ho nulla da dire», il primo approccio. Ma in famiglia non vi eravate accori di nulla? «In una famiglia- ammette e spiega-
-si condivide. Aspettavamo una sua decisione. Ha dimostrato tanto coraggio. E noi accettiamo la sua scelta. È un fatto personale. Per favore, capiteci: ha vissuto lo stesso travaglio di quando prese i voti. Riccardo non è un impulsivo, è un ragazzo che ragiona. Sempre. Ora, mi scusi...». Click, il telefono si chiude.
Restano le parole dei paesani lasciate sul profilo Facebook di don Riccardo. «Daje Riccardo, siamo con te», scrive Serenella Zampolini. «Auguri Riccardo, hai avuto la forza e un grandissimo coraggio. Rispetto la tua scelta. Buona vita», aggiunge Rita Campanella. Ed è con il sacerdote anche l’amico Andrea Perugini: «Ti auguro tante cose belle, hai fatto una scelta che richiede una grande forza».
Dall’altare don Riccardo ha spiegato ai parrocchiani: «Non ho mai avuto modo di trasgredire le promesse che ho fatto». Lo stesso altare da cui il vescovo, Gualtiero Sigismondi «a viso aperto», ha detto ai fedeli che don Riccardo «ha manifestato il desiderio di domandare al Santo Padre la grazia della dispensa dagli obblighi del celibato» e quindi «dagli oneri connessi alla sacra ordinazione».
«Non posso – ha detto ancora don Riccardo – non continuare ad essere coerente, trasparente e corretto con la Chiesa come finora sono sempre stato». Davanti a vescovo e parrocchiani ha ringraziato quanti nei sei anni del suo ministero nella comunità di Massa Martana hanno collaborato con lui nelle attività parrocchiali. Il vescovo Sigismondi ha spiegato: «Mi auguro che questa sua scelta, compiuta con piena libertà, come lui stesso mi ha confidato, possa assicurargli serenità e pace. Non abbiamo il diritto di commentare quanto don Riccardo ha deciso – ha continuato il presule – ma piuttosto il dovere di non fargli mancare l’abbraccio della preghiera». 
Il prete innamorato è stato sospeso. A San Felice arriverà padre Mauro Dipalo, del Terz’ordine regolare di San Francesco.