La Stampa, 13 aprile 2021
AstroNora dagli Emirati
I suoi miti sono Valentina Tereshkova e Sally Ride, la prima sovietica e la prima americana ad aver raggiunto lo spazio. E spera presto di aggiungere il suo nome accanto ai loro nella storia dell’esplorazione spaziale, come prima araba ad andare in orbita. Nora al-Matrooshi, 27 anni, ingegnere meccanico, studi all’Università di Abu Dhabi e in Finlandia, è appena stata scelta per il programma spaziale emiratino e già questo è un record. La attendono molti mesi di duro addestramento con la Nasa e poi, il prima possibile, il volo. L’annuncio della sua selezione, fra quattromila candidati, è stato dato con un messaggio su Twitter dallo sceicco Mohammed bin Rashid, vicepresidente e sovrano di Dubai. «Annunciamo due nuovi astronauti, compresa la prima astronauta araba, Nora Al Matrooshi e il pilota Mohammed al-Mulla».
Al-Matrooshi lavora al momento in una compagnia petrolifera, è appassionata di equitazione e osservazione delle stelle, e il suo sogno più grande «è mettere piede sulla Luna a bordo di una navicella emiratina». La sua scelta, nel rispetto della parità di genere, è destinata a migliorare l’immagine degli Emirati e ad attirare di nuovo l’attenzione su uno dei programmi spaziali più ambiziosi in questo momento. Abu Dhabi, lo scorso febbraio, è riuscita nell’exploit di mettere in orbita attorno a Marte la prima sonda araba, Amal, cioè "speranza". Costruita con aziende texane e lanciata da una base in Giappone, Amal sta studiando l’atmosfera del Pianeta rosso per risolvere i misteri sulla sua evoluzione. Ma il prossimo passo sarà ancora più ardito. E cioè sviluppare una propria industria in grado di realizzare un vettore e una navicella per arrivare sulla Luna.
Nora al-Matrooshi spera che sarà "con equipaggio" e di farne parte. Nel qual caso supererà anche le sue eroine, per essere la prima donna a mettere piede sul nostro satellite. Per il momento conta di entrare al più presto nel ristretto club delle astronaute, finora 65 in tutto. E diventare un mito per il pubblico emiratino, come il primo astronauta, Hazza Al-Mansouri, rimasto in orbita per otto giorni nell’ottobre del 2019, dopo il lancio dalla Russia, e accolto al suo ritorno dal principe ereditario Mohammed bin Zayed in persona. Prima di lui, l’unico arabo nello spazio era stato Sultan bin Salman al-Saud, fratello maggiore dell’attuale principe ereditario saudita, a bordo di uno Space Shuttle. Il momento è propizio, in questi giorni si festeggia il 60° anniversario dell’impresa di Yuri Gagarin, primo astronauta in assoluto. E nel 2023, il 16 giugno, sarà invece il sessantesimo del volo di Valentina Tereshkova. Per quella data Nora al-Matrooshi conta di aver iscritto il suo nome fra le donne leggendarie dello spazio.