il Giornale, 12 aprile 2021
Biografia di Dennis Law
Is Denis a gay?
Ad Aberdeen il Dee finisce nel Mare del Nord, ci sono le fabbriche e l’industria petrolifera offre mano d’opera a basso salario, chi non vuole padroni fa il pescatore. E i Law fanno tutti i pescatori, Denis no, non gli va. È uno che fa casino, gli piace il pallone, scatenato, palleggia da fenomeno, sottile, scatti e serpentine, dribbla tutti e gli tirano alle gambe, si rialza, va dal randellatore e anche se grosso il doppio gli promette di aspettarsela perché lui si vendica. E lo fa, risse, normale. Al primo provino all’Huddersfield Town si fermano tutti, guarda quello! Gioca la prima da professionista la vigilia di Natale del ’56 a sedici anni. Matt Busby lo convoca nella nazionale scozzese e segna subito contro il Galles, lo prende il Manchester City, sotto di due gol contro il Luton Town in FA Cup si scatena e ne mette dentro sei in mezz’ora prima che l’arbitro fischi l’interruzione per impraticabilità del campo, le sei reti non entrano negli annali, però le hanno viste tutti, diventa The King, per gli avversari La Minaccia.
Il ds del Torino Gigi Peronace fa il colpo e lo porta in Italia a ventun anni per 100mila lire, lui e il centravanti inglese Joe Baker, potente, esuberante, allegro, gran bevitore, gioca anche lui in Scozia nell’Hibernian, inseparabili. Li sistemano fuori città in villette contigue in collina, lontano dalle tentazioni, il Toro dopo la tragedia di Superga sogna la riscossa. Capirai. Ogni sera accesso riservato, maggiorate in fila sull’uscio a far dimenticare l’amata Scozia, birra, whisky, all’alba un paio d’ore di sonno e poi allenamento, a volte. E quando non basta, Torino offre il meglio, il Gay del Valentino, il Trocadero, al Perroquet fanno la sterlina, rum alla vaniglia e bitter, ci sguazzano come tinche. Però giocano da favola, alla domenica il Toro va forte, vince facile, va a Roma, tutti in branda tranne loro. Due dirigenti vanno a cercarli al centro storico, spunta Denis all’uscita di un night sottobraccio alla Rosy Royal che non veste castigato, la vedette più chiacchierata dei separè. Gioia dei paparazzi, uno esagera, Law lo raggiunge e lo gonfia come un canotto. Prime pagine, foto, scandalo, al Torino minimizzano, è stato provocato, qualche giorno di calma, trasferta a Venezia. La gondola è romantica, la veneziana giuliva, Denis e Joe persi, quando al fianco scivola una seconda barca, flash a raffica. La insegua, ordina Baker, il gondoliere va di forcola, balzano sul fotografo e lo annientano, lui prognosi di quindici giorni, loro una denuncia. La società ci mette un’altra pezza. L’unica è sguinzagliare un paio di dirigenti al seguito, di più, chiamano il fratello minore di Denis per tenerlo sott’occhio. Joseph Law, il pescatore, arriva, al Toro si sentono più tranquilli. Sera del 7 febbraio, i due sono invitati a un ricevimento a casa di un dirigente, Barolo, risate. Un’altra versione vuole che siano in giro a farsi qualche pinta. Quattro del mattino. Una Giulietta Sprint bianca fresca di concessionario con ancora la targa di cartone fionda verso Corso Cairoli, alla guida Joe, al fianco Denis, dietro il fratellino. Stato comatoso, strada deserta, rettilineo lungo Po, lampione illuminato centrato in pieno dopo escursione sul cordolo di destra, botta tremenda. Quando arriva l’ambulanza la Giulietta è capovolta e accartocciata, Denis si regge a una portiera scassata, il fratello con la testa fra le mani, Joe ha sbattuto contro il volante, ha il setto nasale spostato in briciole e il palato fratturato. D’acchito sembra che con il calcio abbia chiuso, mamma e fidanzata in arrivo dall’Inghilterra, il presidente del Torino è a Madrid, avvisato commenta: Per forza, sono abituati col volante a destra. Coprirli, sempre coprirli, sono il tesoro del Toro secondo in classifica, Peronace corre al San Giovanni, Law ha solo un’escoriazione alla mano sinistra, ma domenica può giocare dichiara alla stampa, Baker è in volo per Londra. È la fine? Sono ingestibili, pazzi, qui finisce peggio. Non la pensano tutti così, Inter, Milan, Roma e Napoli vogliono Denis Law e pare che Peronace abbia già preso accordi con l’Avvocato Agnelli sicuro di poterlo redimere: Lo voglio. Il presidente Filippone va in overdose di terrore, se gira Law alla Juventus i tifosi gli incendiano l’anima e viene messa in giro la voce che Denis se la fa con Baker, è solo un omosessuale alcolizzato. Una seconda versione vuole che sia ad uso dei tifosi per farli disamorare ma in realtà lo abbia già ceduto. Caos internazionale, i tabloid inglesi si chiedono: Is Denis a gay?
I tifosi preparano tutto in fretta, acquistano un biglietto aereo per Londra, vanno a casa di Law, lo scortano in aeroporto e lo imbarcano di forza. Allo United formerà con Bobby Charlton e George Best un trio meraviglioso, Pallone d’Oro nel 1964, e Baker sarà per tre stagioni consecutive il capocannoniere dell’Arsenal. Il derby di mercato ha scaraventato il più grande britannico capitato in serie A allo United. Come sia andata veramente resta un mistero, quando Law torna per ritirare le sue cose nella villetta sulla collina, in aeroporto trova i dirigenti della Juventus ad attenderlo, ma ormai è tardi, ha già firmato con Matt Busby.