il Fatto Quotidiano, 11 aprile 2021
Il 2020 raccontato dai reati
«È stato ed è un anno difficile e delicato per tutti, durante il quale abbiamo fatto molti controlli (829 mila persone solo a Milano). Sono convinto che siamo riusciti a svolgere un compito per noi non tradizionale unendo il rigore necessario nello svolgerlo con la dovuta comprensione del disagio vissuto così lungamente dai cittadini». Così il questore di Milano Giuseppe Petronzi ha introdotto i dati che raccontano il 2020, in occasione del 169° anniversario di fondazione della Polizia. Un anno condizionato dal coronavirus, che ha visto logicamente crollare i reati (-32% a Milano, -28,47% in provincia). Gli stessi reati rivelano il cambiamento forzato delle nostre abitudini, non solamente di quelle dei delinquenti. Con una popolazione di reclusi in casa sono crollati i furti in appartamento (da 4.951 a 2.719 a Milano) e sono invece quasi raddoppiati (+93%) i tentativi di truffa (comprese quelle telefoniche) agli anziani rimasti molto più soli. Le truffe realizzate sono però diminuite del 16%, segno che le campagne di prevenzione a tambur battente degli ultimi anni alla lunga funzionano. A differenza dei furti in casa il numero di rapine cala invece solamente di poco (1.911 contro 2.265 solo a Milano). Per i malviventi il maggior rischio di incappare nei controlli di polizia sembra essere compensato dalla libertà di poter entrare impunemente in una farmacia o in un esercizio commerciale con la mascherina sul volto e i guanti. Calano di poco anche le denunce per matrattamenti in famiglia (da 605 a 592): sembra in controtendenza rispetto a quanto è stato
detto e scritto sui rischi di esplosioni violente in situazioni di convivenza forzata. In realtà denunciare un convivente è molto difficile se non si ha a disposizione una sistemazione alternativa; e in questo periodo di impoverimento generale è molto più difficile reperirne una. In ogni caso questi numeri vanno integrati con quelli, in forte crescita, relativi agli ammonimenti del questore per atti persecutori (+22%) e le misure analoghe per violenza domestica (+15%).
Altro capitolo fondamentale per raccontare il lato oscuro del 2020 è il traffico di droga. Che fosse aumentato era prevedibile. L’aumento dei sequestri di droghe è però impressionante, anche facendo la tara sulla singola operazione risoltasi con un maxi sequestro. I sequestri sono aumentati del 40% in generale, quelli di hashish dell’80%, i sequestri di droghe sintetiche sono triplicati (194%) e quelli di eroina, introdotta in area Shenghen in grosse partite, sono aumentati addirittura in modo esponenziale (+849%). In calo c’è solo la cocaina, la droga meno a buon mercato delle altre (-26,56%). Aumentano del 204% anche i beni sequestrati alle mafie: oltre 25 milioni di euro, che rappresentano una fetta molto importante (poco meno di un terzo) della torta da 85 milioni sequestrata in tutta Italia nel 2020.
Il questore ha chiuso ricordando le manifestazioni di protesta, che si sono svolte finora sempre con «l’intenzione di rappresentare il disagio delle persone, senza conflittualità, grazie alla compostezza dei cittadini, e anche alla capacità delle forze dell’ordine di gestire la situazione senza creare contrapposizioni».