Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  aprile 10 Sabato calendario

Giorgos Karaivaz, il giornalista greco ucciso a colpi di pistola di fronte a casa sua

Avvenire
Il noto giornalista greco Giorgos Karaivaz è stato ucciso a colpi di pistola di fronte la sua abitazione nel sobborgo ateniese di Alimos. Due uomini su una moto si sono avvicinati a Karaivaz mentre rincasava, di ritorno da lavoro, e hanno aperto il fuoco. Karaivaz è un veterano del giornalismo giudiziario e famoso per i suoi reportage di cronaca nera e sull’operato delle forze dell’ordine Dopo aver lavorato per anni per l’emittente Ant1 era passato a Star. Le autorità pensano che l’agguato sia stato preparato nei dettagli. Karaivaz, secondo le proprie ricostruzioni, non aveva denunciato minacce. Di rado, in
Grecia, vengono presi di mira i giornalisti. Il precedente più noto è quello del reporter investigativo Socratis Giolias, ucciso nel 2010 mentre conduceva un’inchiesta sulla corruzione. Il caso non è mai stato risolto.

Michela A.G. Iaccarino per Fatto Quotidiano

Il cronista giudiziario greco, Giorgos Karaivaz, è stato ucciso ieri mentre rientrava a casa nel quartiere di Alimos, a sud di Atene. A esplodere sei colpi di pistola che hanno raggiunto il reporter sono stati due uomini in moto – uno di loro in abiti militari – scappati via velocemente dopo aver ucciso uno dei volti più conosciuti della tv ellenica Star.

Sulla scena del delitto sono stati ritrovati, dopo l’esecuzione, una decina di bossoli e il cadavere dell’uomo riverso nei pressi della sua auto: stava tornando da moglie e figlio al termine di una diretta televisiva intorno alle due del pomeriggio. Secondo i risultati delle analisi balistiche, le armi sono state usate anche in altri crimini, hanno riferito le forze dell’ordine, che non hanno aggiunto però ulteriori dettagli o ipotesi sul motivo del delitto. Karaivaz non aveva riferito di minacce alla sua persona, né aveva richiesto protezione alla polizia, riferiscono gli agenti che hanno lasciato trapelare che l’omicidio è “opera di professionisti” ed è stato “attentamente pianificato”. “Non posso nemmeno elaborare la notizia, lo conosco da 32 anni”, ha detto il suo collega Varios Syrros, spalla televisiva del veterano dell’informazione. Condoglianze delle istituzioni alla famiglia sono arrivate con le parole di Aristotelia Pelonia, portavoce del governo: “Questo omicidio ci ha scioccato tutti, le autorità stanno investigando per assicurare i colpevoli alla giustizia”. Sul sito dove il cronista pubblicava inchieste e articoli adesso si legge: “Il fondatore e proprietario di bloko.gr non è più con noi. Qualcuno ha deciso di silenziarlo, di usare proiettili per impedirgli di continuare a scrivere storie”. Noto per essere coraggioso e imparziale, in passato non aveva avuto paura a riportare di crimini e casi di corruzione di autorità e forze dell’ordine. Ad Atene molti giornalisti sono finiti nel mirino negli ultimi tempi. Solo nel luglio scorso il giornalista Stefanos Chios è sopravvissuto a un agguato simile a quello a Karaivaz. Il suo caso rimane aperto: senza ancora moventi, né colpevoli. Nel 2010 il giornalista investigativo Sokratis Giolias fu colpito a morte dalle pistole degli estremisti della “Setta dei rivoluzionari”, che non furono mai identificati o catturati: il caso di corruzione a cui lavorava il giornalista non è stato risolto, proprio come quello del suo omicidio. Anche lui, come Karaivaz, stava rientrando a casa. “Le indagini chiariscano con urgenza se l’omicidio sia collegato al suo lavoro”, ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli