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 2021  aprile 09 Venerdì calendario

L’industria delle trivelle riparte


Via libera ambientale a 9 progetti per sfruttare i giacimenti nazionali di metano e petrolio nascosti nel sottosuolo emiliano (società petrolifere Po Valley e Siam), sotto i fondali dell’Adriatico (Po Valley ed Eni) e nel Canale di Sicilia (Eni), per più di 20 pozzi da perforare. La commissione di Valutazione di impatto ambientale del ministero della Transizione ecologica ha avviato un’accelerazione e, sotto la presidenza prima di Luigi Boeri e poi di Massimiliano Atelli, ha dato risposta a un gran numero di realizzazioni. In queste settimane il ministro Roberto Cingolani ne ha firmato i decreti di compatibilità ambientale.
Primi commenti
Il mondo ecologista comincia ad attivarsi e si fa avanti Gianni Bessi del Pd romagnolo: «Il futuro sarà nelle rinnovabili ma nel frattempo il gas può dare stabilità al sistema energetico italiano riducendo le importazioni. La transizione energetica non è solo un passaggio alle rinnovabili; è anche una transizione di conoscenze e competenze dei lavoratori».
Il Pitesai sotto esame
La Commissione Via continua l’esame preliminare (“scoping”) per la valutazione ambientale strategica del Pitesai, il piano regolatore delle aree nelle quali si potranno cercare e sfruttare i giacimenti. Pensato per bloccare in modo indiretto gli investimenti sui giacimenti nazionali, in due anni il Pitesai non è stato realizzato ed è stato necessario rinviarne a settembre la scadenza. Il piano dovrà adeguarsi alle norme internazionali e all’intera pianificazione marina imposta dalla Ue, che l’Italia non è riuscita a consegnare alla scadenza di marzo. Bruxelles chiede che vengano messi a sistema la tutela del mare con i diversi usi, come pesca, estrazione di sale o dai giacimenti, navigazione, turismo.
In mezzo al mar
La compagnia Po Valley ha conseguito il via libera per il giacimento Teodorico al largo di Comacchio e del delta del Po; sarà posata una piattaforma e verranno perforati due pozzi.
Via libera ambientale all’Eni per perforare il giacimento Donata al largo di San Benedetto del Tronto. È stata verificata anche l’ottemperanza di due progetti, quello per sostituire la piattaforma Bonaccia in mezzo all’Adriatico al largo di Recanati, dove saranno anche perforati quattro pozzi, e quello per il giacimento di metano Clara al largo di Ancona, con quattro nuovi pozzi e la posa dei gasdotti di collegamento con la piattaforma Calipso per portare a terra il gas. È stato dato il via libera ambientale alla perforazione di un pozzo nuovo nel giacimento Calipso.
Via libera all’Eni per perforare il giacimento di metano Lince al largo della costa di Licata e Gela. È stata verificata l’ottemperanza ambientale anche per sei pozzi nei giacimenti Argo e Cassiopea, più due pozzi esplorativi. Respinte invece dal parere negativo di Via alcune attività sul giacimento Gela.
Sull’Appennino modenese
Sì ambientale al rinnovo delle concessioni della compagnia Siam sull’Appennino modenese per i giacimenti Vetta (con la perforazione di tre pozzi) e Barigazzo (altri tre nuovi pozzi).
La Po Valley ha ottenuto il via libera ambientale all’estrazione di metano da un giacimento nelle campagne di Budrio (Bologna). La compagnia dovrà costruire anche un impianto per trattare il gas e la condotta per collegarsi ai metanodotti nazionali.
Prorogate alcune concessioni
L’ufficio minerario Unmig che dallo Sviluppo economico è passato alla Transizione ecologica ha prorogato la concessione a 13 giacimenti in mare, di cui 12 dell’Eni e uno dell’Energean