Corriere della Sera, 8 aprile 2021
I costi del pasticcio sui vaccini
Il pasticcio delle settimane scorse attorno ai vaccini (AstraZeneca e non solo), è costoso in termini di vite e di ricchezza persa. Stesso effetto negativo hanno le incertezze nelle campagne di immunizzazione in Europa e il nazionalismo. Quanto costoso è difficile da misurare ma alcuni studi iniziano a darne un’idea. Uno l’ha pubblicato a fine marzo Christian Gollier, dell’Università Toulouse-Capitole, per il Cepr (Centre for Economic Policy Research). Nell’analisi, Gollier ha applicato un modello matematico al caso francese per calcolare l’effetto del ritardo di una settimana nella somministrazione del vaccino AstraZeneca, stimolato nel farlo dal fatto che una serie di Paesi della Ue – tra gli altri la Germania e l’Italia, oltre alla Francia – lo avevano bloccato dal pomeriggio del 15 alla mattina del 19 marzo, quattro giorni. Dal calcolo risulta che, per una somministrazione di centomila dosi al giorno, la sospensione di una settimana in Francia aumenta il numero dei decessi di 2.481 e provoca una minore produzione di Pil pari allo 0,34%, circa otto miliardi di euro. Cioè, nei quattro giorni di sospensione, una maggiorazione di oltre 1.400 nel numero dei morti e una perdita di Prodotto interno lordo di 4,5 miliardi. Per ora, non ci sono invece dati attendibili per calcolare quante persone abbiano deciso di non vaccinarsi dopo quell’allarme partito dal governo di Berlino e seguito da altre capitali. Nello stesso studio, Gollier calcola anche l’effetto che avrebbe una campagna di vaccinazione random, casuale, che non segue la logica di immunizzare prima i più esposti e i più anziani. Questa procedura ridurrebbe più velocemente la circolazione del virus. Ma aggiungerebbe 56 mila decessi: 70 mila in più tra gli anziani e 14 mila in meno tra le persone di mezza età (la perdita di Pil si ridurrebbe dell’1%). Infine, lo studio immagina due Paesi uguali (nel caso sempre la Francia) nel quale uno produce tutti i vaccini e li usa per sé mentre l’altro, per iniziare la sua campagna, aspetta che il primo l’abbia finita: un nazionalismo del genere provoca un numero di decessi del 20% superiore a quello che si registrerebbe se i due si dividessero dall’inizio le dosi. Per Paesi diversi dalla Francia e per ritmi di immunizzazione superiori alle centomila dosi al giorno, i numeri sarebbero diversi ma la tendenza di fondo sarebbe comunque la stessa.