Corriere della Sera, 8 aprile 2021
Ilboom delle miliardarie
WASHINGTON Quello dei miliardari non è un club per soli uomini. La classifica 2021 di Forbes, appena pubblicata, ha messo in fila i 2.775 imprenditori, finanzieri o anche semplici rentier che hanno superato la soglia del billion nell’anno della pandemia. Le donne sono 328. L’ultima entrata è Kim Kardashian West, 40 anni, 69,7 milioni di follower su Twitter, influencer della prima ora, attrice con uno spiccato senso del business. Ancora nell’ottobre del 2020 il suo patrimonio valeva 780 milioni di dollari. Poi l’apporto di due società, la Kkw (cosmetici) e Skims (biancheria intima) l’hanno portata oltre l’asticella.
Certo, il vertice è lontano. Il numero uno è Jeff Bezos, 57 anni, fondatore di Amazon, con 177 miliardi di dollari. Al secondo posto Elon Musk, 49 anni, il pioniere di Tesla e di Space X, con 151 miliardi.
Le donne stanno avanzando: quest’anno il loro numero è aumentato del 36%. Anche se la quota sul totale cresce in maniera meno vistosa: era il 10,8%; ora è l’11,8%.
La più giovane delle debuttanti è Whitney Wolfe Herd, 31 anni, nata in Utah, Stati Uniti, co-fondatrice di Tinder nel 2012 e da ultimo di un’altra app di incontri, Bumble, dove sono le donne a gestire la dinamica delle relazioni online. Il suo patrimonio è valutato in 1,3 miliardi di dollari.
Tra le «matricole miliardarie» spicca la cinese Kate Wang, 39 anni, a capo della Rlx Technology, azienda di sigarette elettroniche. Kate ha raccontato di aver iniziato questa attività nel tentativo di convincere il padre a smettere di fumare.
E la lista continua con la tedesca Julia Thiele-Schürhoff, 50 anni, figlia di Heinz Hermann, fondatore della conglomerata Knorr-Bremse (sistemi di freni, immobiliare, agricoltura e altro).
C’è anche un po’ di Italia, con Giuliana, 80 anni, e Marina Caprotti, 43, che hanno assunto il controllo di Esselunga, dopo la morte del fondatore Bernardino. Forbes le accredita di un patrimonio pari a 1,7 miliardi di dollari ciascuna.
Uno dei nomi più interessanti è quello di Miriam Adelson, 75 anni, studi in medicina. Suo marito, Sheldon Adelson, morto nel gennaio scorso a 87 anni, le ha lasciato il 56% del suo impero di casinò a Las Vegas: 38,2 miliardi di dollari.
Miriam ha avuto un ruolo chiave, insieme con Sheldon, nella campagna elettorale di Donald Trump nel 2016. Tanto che l’ex presidente, nel 2018, le conferì la Medaglia della Libertà, la massima onorificenza della Repubblica.
Miriam, quindi, fa parte del gruppo di donne che dispongono non solo di ricchezza consolidata, ma anche di capacità di pesare nelle scelte sociali e politiche.
Come Alice Walton, 71 anni e 61,8 miliardi a disposizione. È la figlia del fondatore di Walmart, la grande catena della distribuzione americana, beneficiata in pieno dal Covid-19.
Oppure come Julia Koch, vedova di David Koch, magnate degli idrocarburi con il fratello Charles. La Koch Industries è storicamente donatrice generosa del partito repubblicano. Julia, 46,8 miliardi di dollari, fa parte del board dei direttori, dialoga con l’establishment conservatore di Washington.
Nella parte più bassa del rank, scrive Forbes, tengono 108 self made women storiche. Tra loro la giapponese Keiko Erikawa, ideatrice, con il marito, del videogame Koei Tecmo, e l’italiana Miuccia Prada, 72 anni, firma della moda mondiale, con 2,9 miliardi di dollari.
Le più giovani billionaire, invece, sono le sorelle Alexandra e Katharina Andresen, 24 e 25 anni. Il padre Johan ha appena trasferito a ciascuna di loro una quota del 42% della Ferd, una finanziaria norvegese.