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 2021  aprile 08 Giovedì calendario

A Mar-a-Lago Trump clona lo Studio Ovale

NEW YORK – Se stesso come un “immortale” scolpito nella roccia accanto ai grandi presidenti della storia; la nostalgia dell’Air Force One; una targa in onore del Muro al confine con il Messico. C’è voluto un fedelissimo per rivelare al mondo il nuovo Studio Ovale di Donald Trump e tutti gli indizi segreti che contiene sulla strategia dell’ex presidente per preparare la riscossa. Stephen Miller, considerato “l’altra anima nera” di Trump dopo Steve Bannon, fu l’ispiratore del Muslim Ban e di molte misure contro l’immigrazione. In una visita a Mar-a-Lago, il resort in Florida dove Trump ha trasferito la sua residenza abbandonando New York, Miller si è fatto fotografare col suo capo e ha diffuso le immagini su Twitter. Giornalisti e politici hanno ingrandito ogni dettaglio, in cerca di messaggi e simboli, per decifrare lo stato d’animo del presidente e le sue intenzioni. Quella stanza, situata sopra il salone da ballo del Palm Beach Club, è un tentativo di replicare lo Studio Ovale della Casa Bianca che Trump dovette lasciare il 20 gennaio. Gli indizi di un’acuta nostalgia sono tanti: una foto dell’Air Force One che sorvola Washington nell’Independence Day dell’anno scorso; una dell’elicottero Marine One in volo davanti a Mount Rushmore.
Il culto egomaniaco della personalità è sempre visibile, tra i ninnoli che arredano lo studio c’è un mini- busto che rappresenta sempre lui. Per temperare il narcisismo però c’è un contorno di cornici con foto di familiari: Melania, figli e il leggendario padre che lo salvò dalla bancarotta. Trump si fa fotografare mentre sfoglia una copia del Wall Street Journal, la Bibbia del capitalismo americano, che accusa di essere al servizio dell’ideologia “globalista” che ha fatto danni al Paese.
Una presenza galeotta, nascosta dietro il telefono, è la bevanda favorita dell’ex presidente: Diet Coke. Non ci sarebbe nulla di cui vergognarsi, salvo che Trump ha invocato un boicottaggio della Coca Cola perché appoggia i democratici della Georgia che respingono le nuove regole elettorali in nome dei diritti degli afroamericani. Per una premonizione sul futuro politico, l’oggetto più emblematico è una targa regalata a Trump dalla US Border Patrol, la polizia di frontiera, implicitamente un “endorsement” del Muro col Messico. Questo torna a essere il principale cavallo di battaglia di Trump, di fronte all’impennata di arrivi di migranti richiedenti asilo. È convinto che su questo il suo partito può vincere le legislative di mid-term e riconquistare la maggioranza. Un Congresso repubblicano farebbe di Biden un presidente dimezzato e spianerebbe la strada per la ricandidatura di Trump? Di sicuro lo Studio Ovale bis di Mar-a-Lago avrà una lunga lista d’attesa. La presa di Trump sul Grand Old Party non si è indebolita neanche dopo tre mesi di quasi-silenzio sui social.