Corriere della Sera, 7 aprile 2021
Intervista a Monica Cirinnà (che al ddl Zan non cambierebbe una virgola)
Senatrice Monica Cirinnà (Pd), secondo lei il disegno di legge Zan contro la omotransfobia vedrà finalmente la luce?
«Credo che spaccherà la commissione Giustizia, ma il presidente Ostellari (Lega) è seduto sui carboni ardenti, sa che sta tirando il regolamento oltre il limite, con tutti questi rinvii per non far incardinare il provvedimento».
I detrattori del ddl dicono che questo provvedimento deve essere modificato.
«Non cambieremo una riga di questo ddl molto equilibrato, non vogliamo una terza lettura alla Camera, è impensabile e impossibile».
A chi non piace il ddl – la Lega in testa con il senatore Simone Pillon – dice che bisogna chiarire meglio i concetti e il principio di libertà di espressione.
«È un ostruzionismo senza motivo, la libertà di espressione è ampiamente tutelata, il ddl condanna l’incitazione alla violenza, il rapporto causa effetto. Posso fare un esempio».
Prego.
«I preti, se vorranno, potranno continuare a dire che la coppia di Carlo e Giovanni è diversa da quella di Giuseppe e Maria. Quello che non si può fare è l’istigazione alla violenza contro Carlo e Giovanni. Non è difficile da capire, ma vorrei fare un altro esempio per chiarire».
Prego di nuovo.
Non deve cambiare una riga È un testo equilibrato La Lega sta stirando i regolamenti con tutti questi rinvii per incardinare la norma
«Chi vuole potrà dire “non mi piacciono le lesbiche” senza essere punito, diverso è dire “picchiamo le lesbiche”. E poi..»
Cos’altro senatrice?
«Vorrei ricordare che l’aggravante della legge Mancino venne ampliata dal governo Berlusconi».
Quella però riguardava solamente le aggravanti per la razza e le etnie.
«Certo, ma noi con il ddl Zan non facciamo altro che inserire in quelle aggravanti minoranze da tutelare, anche i disabili».
Chi contesta il provvedimento contesta anche l’istituzione della giornata contro la omotransfobia.
«Vorrei ricordare che il 17 maggio è già la giornata mondiale contro l’omotransfobia, dobbiamo solo aderire, come piano piano stanno facendo gli altri Paesi del mondo».
Ha detto che la maggioranza di governo si spaccherà su questo provvedimento, pensa che ce la farete a farlo approvare?
Fu dura anche la battaglia per le unioni civili omosessuali Ce la faremo anche stavolta La società è cambiata
«Ricordo che fu una battaglia dura anche per far approvare le unioni civili omosessuali, ce la faremo anche questa volta. È la società che è cambiata e va molto più veloce rispetto alle nostre leggi».