Il Messaggero, 6 aprile 2021
Il problema dei parrucchieri per cani
«Regolamentare in modo compiuto un’attività che è diventata sempre più rilevante per la nostra economia e che risulta in costante crescita e diffusione, cioè l’attività di toelettatura degli animali di affezione o da compagnia». È quanto previsto nella proposta di legge n. 2875 presentata alla Camera dalla deputata Sara Moretto. Ad oggi, non è previsto un regime normativo differenziato per l’attività di toelettatore, che rientra, «tra i servizi di cura degli animali da compagnia unitamente alla presa in pensione, all’addestramento e alla custodia», per un totale di 6.418 esercizi, in un arco che va da 1145 nella Lombardia a 642 nel Lazio, fino alla Valle d’Aosta, con dieci.
«La mancanza di una disciplina ad hoc di carattere nazionale – si legge nel testo – ha finito con il favorire la frammentazione nella regolamentazione dell’attività di toelettatura degli animali di affezione, dando luogo a notevoli differenze territoriali, per quanto concerne sia le modalità di svolgimento dell’attività sia la qualificazione professionale di coloro che la esercitano».
NUOVI DIRITTI E DOVERI
E così ora si guarda a una legge che renda omogenei diritti e doveri dei professionisti del settore. Il testo spazia dagli ambienti nei quali è esercitata l’attività – è ammessa anche itinerante – alle responsabilità. La qualifica di toelettatore è rilasciata da regioni e province autonome «a coloro che hanno frequentato un corso di formazione costituito da una parte teorica della durata di seicento ore e da una parte pratica della durata di duecento» o che hanno svolto un apprendistato presso un’attività di toelettatura, comunque con superamento di un esame finale. Insomma, l’obiettivo è disciplinare un comparto e, in generale, un settore dai grandi – e crescenti – numeri. Stando alle stime più recenti, il 33% delle famiglie italiane ha in casa almeno un animale d’affezione, per un totale di più di 60 milioni di animali, precisamente 60,27 secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2020, con circa 7,3 milioni di gatti e sette di cani. A ciò vanno aggiunti i dati delle adozioni, sensibilmente aumentate durante l’emergenza sanitaria. L’Enpa ha registrato una crescita di oltre il 15% a livello nazionale. Cifre che si traducono in un business imponente. Nel 2019, solo per l’alimentazione di cani e gatti – sul canale Grocery, Petshop Tradizionali, Catene Petshop – il giro d’affari è stato di 2078 milioni di euro, con un incremento del fatturato del 2,8%. A questi vanno aggiunti 70,6 milioni di euro per gli accessori per la cura e la gestione quotidiana – il 40,2% è rappresentato dai prodotti per l’igiene – dai quali sono escluse le lettiere per gatti. L’emergenza Covid ha portato a un aumento di spese per gli animali da compagnia.
MERCATO IN CRESCITA
E il comparto igiene e toelettatura ha visto rialzi significativi. In tutto il mondo. Da ricerche Spins e Iri è emersa una crescita del 33% per i prodotti di toelettatura e igiene. Il mercato è ampio, la richiesta è forte. Il tema è articolato. E non solo per i numeri. La toelettatura del cane, infatti, è importante per il benessere dell’animale. E, in taluni casi, per la sua cura. «Organizziamo anche master per toelettatori – dice Marco Melosi, presidente ANMVI-Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani – per una collaborazione utile tra tali attività e i veterinari. I toelettatori possono svolgere la funzione di sentinelle, aiutando i proprietari a rendersi conto di eventuali problemi dei loro animali per poi indirizzarli al veterinario. I cani si possono lavare pure in casa, con alcune accortezze, prima tra tutte, quella di non farlo troppo spesso».