Il Sole 24 Ore, 6 aprile 2021
I rapporti Italia-Libia punto per punto
È un metodo consensuale post gheddafiano che punta allo scongelamento del fondo sovrano Lia e al rilancio economico quello che il premier del Governo di unità nazionale (Gnu) libico, Abdul Hamid Dbeibah, ha in mente per riconciliare il Paese in vista delle elezioni del 24 dicembre. Una “filosofia politica” che Dbeibah illustrerà oggi al premier italiano Mario Draghi in missione a Tripoli insieme al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Quindi, come accadde già per l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi che scelse di effettuare la prima missione all’estero in Tunisia nel marzo 2014, anche Draghi invece che verso Bruxelles o Berlino volerà oggi alla volta di Tripoli.
Energia
Un accordo Italia-Libia sulla transizione energetica e le fonti rinnovabili nel Fezzan è stato messo a punto e trasmesso alle autorità libiche ma non verrà firmato oggi. Lo stanno valutando i ministri dell’Economia Muhammad al Hawaji (già ministro con Gheddafi) e il ministro del Petrolio e Gas, Ahmed Mohamed Aoun già presidente di Mellitah Oil and Gas Company ossia la società congiunta Eni-Noc. Si tratterebbe di un accordo quadro che prevederebbe la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili nel Fezzan.
Autostrada
Da tecnocrate vicino a Gheddafi Dbeibah ha seguito lo sviluppo dell’accordo di amicizia e partenariato raggiunto con Berlusconi nel 2008 che comprendeva anche l’autostrada costiera di quasi 2mila Km tra il confine egiziano e quello tunisino (5 miliardi di dollari di investimento). Il nuovo Governo vuole ripartire con i lavori. Draghi e Dbeibah entreranno nel dettaglio dei lavori. Finora l’unica tratta cantierizzata è quella vicino a Tobruk ma nei prossimi mesi verranno messe a gara tre sezioni di un lotto tra Misurata e la Tunisia
Draghi confermerà il massimo sostegno delle aziende italiane per sopperire alla carenza di almeno 3mila megawatt di potenza installata di elettricità nel Paese che produce numerosi black out. In vista della costruzione di una megacentrale si provvederà con unità elettrogene e solare.
Aeroporto
Consorzio di aziende italiane Aeneas è pronto a rimettersi al lavoro per completare la ristrutturazione dell’aeroporto Mitiga (lavori per 79 milioni di dollari). Si potrebbe presto tornare a volare tra l’Italia e la Libia. Una delegazione di Enav, guidata dall’ad Paolo Simioni, ha incontrato a Tripoli il Ministro dei Trasporti Muhammad Salem Al-Shahoubi e il Presidente della Libyan Civil Aviation Authority Mustafa Benammar per pianificare gli interventi necessari al rilancio dell’aviazione civile.
Sanità
È nel settore sanitario che verrà con ogni probabilità firmato oggi un accordo tra autorità italiane e libiche. C’è il coordinamento per la pandemia e l’ammodernamento del sistema ospedaliero (a Misurata resta ancora operativo un ospedale da campo militare).
Migranti
Draghi e Dbeibah ne parleranno sicuramente. La posizione libica è di avere un approccio globale che metta sotto stretta sorveglianza i confini a Sud con Ciad e Niger da dove provengono i migranti. Al riguardo Tripoli sollecita un impegno europeo e la riattivazione del del monitoraggio elettronico con le tecnologie di Selex (gruppo Leonardo).
Insoluti
Una nuova commissione italo-libica verrà creata per il pagamento dei debiti pregressi alle aziende italiane (324 milioni di dollari certificati) oltre ai nuovi crediti per i conti delle degenze ospedaliere e in albergo per i feriti della guerra civile (altri 100 milioni di euro circa).