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 2021  aprile 03 Sabato calendario

Serie A, diritti per l’estero a Infront


Sui diritti internazionali la Serie A ritrova l’unità e con 20 voti su 20 dà l’ok alla proposta di Infront, relativa al triennio 2021/24 e riguardante, riporta una nota della Lega Serie A, il «Pacchetto relativo a Europa, Africa subsahariana, Asia, Centro e Sud America per i diritti audiovisivi internazionali della Serie A, a fronte di un minimo garantito annuo pari a 139 milioni di euro».
A questo punto «dopo l’assegnazione degli Usa a Cbs Broadcasting della settimana scorsa, restano ancora da assegnare i diritti audiovisivi dell’area Medio Oriente e Nord Africa, per i quali proseguirà nei prossimi giorni la fase di trattative private». A questo la Lega aggiunge che «sempre all’unanimità sono stati assegnati a diversi broadcaster i diritti audiovisivi internazionali della Coppa Italia».
Insomma dopo i 57 milioni annui più 6 per la Coppa Italia dall’accordo con Cbs sull’area Usa, i club si assicurano 139 milioni, più una decina per la Coppa Italia, di incassi da diritti Tv da Infront che è stata preferita a Img (l’attuale intermediario unico dei diritti esteri) e alla Kosmos del difensore del Barcellona Gerard Piqué nella competizione sul “resto del mondo”.
L’accordo, dichiara Alessandro Giacomini, managing director di Infront Italy, società della cinese Wanda Sports Group, «si basa su una strategia globale e un’offerta finanziaria supportata dal forte sostegno del Gruppo Wanda. Offriremo alla Lega non solo la nostra esperienza di comprovato successo, ma anche servizi e strumenti per aumentare il coinvolgimento dei fan a livello globale». «L’implementazione della nostra strategia pone le basi per un sostanziale aumento del valore futuro in tutto il mondo e permetterà di lasciare un’eredità alla Serie A», aggiunge Anna Guarnerio, senior director media sales and operations Infront Italy.
Il tema dell’area Mena, con la difficoltà nei rapporti attuali fra Lega e beIN Sports rappresenta un nodo non da poco. A ogni modo, dopo l’assemblea di ieri conclusa in 26 minuti, le prossime settimane saranno dedicate a ricucire rapporti e relazioni fra gli stessi club che dovranno pronunciarsi sui diritti audiovisivi per l’Italia.
Dopo l’attribuzione a Dazn in partnership con Tim, per 840 milioni di euro all’anno, di 7 partite in esclusiva su tutte le piattaforme e 3 in co-esclusiva su piattaforma Iptv (online), resta da assegnare il pacchetto 2 con 3 partite in co-esclusiva su tutte le piattaforme. L’assegnazione a Sky andata a vuoto nell’ultima assemblea utile, quella di lunedì scorso, ha sancito l’esistenza di una situazione che potrebbe portare al divorzio fra la Serie A e quello che per 20 anni è stato il pivot del calcio pay in Italia.
Per il prossimo bando, a quanto appreso dal Sole 24 Ore, ci vorranno più delle due settimane messe in conto inizialmente dall’Assemblea. Al momento sembra esclusa l’ipotesi di inserire una gara in chiaro all’interno del pacchetto 2 da rimettere a bando. Condizione, questa, che farebbe particolarmente gola a Mediaset. Occorrerà però vedere chi altri si aggiungerà a concorrere per le 3 partite oltre a Sky la quale però, come affermato già per il primo bando, non intende svenarsi anche per le limitazioni regolatorie che le impediscono fino a maggio 2022 di avere esclusive su Iptv.