Corriere della Sera, 3 aprile 2021
I superstipendi dei banchieri
Parla inglese il re Mida degli amministratori delegati delle grandi banche e assicurazioni europee. Si chiama Charles F. Lowrey, è presidente e ceo di Prudential e nel 2019 ha avuto una retribuzione di 14 milioni di sterline (circa 16 milioni di euro), ultimo anno in cui è stata data visibilità agli stipendi dei top manager nel sito del gruppo. Ancora poco in confronto a quel che ha ricevuto negli Stati Uniti Larry Fink, ceo di BlackRock, il più grande gruppo di gestione del risparmio al mondo: per lui la retribuzione è arrivata nel 2020 a 30 milioni di dollari (oltre 25 milioni di euro). Di primo livello in Europa anche la remunerazione dell’italiano Mario Greco, ceo del gruppo assicurativo elvetico Zurich, con 8,8 milioni di franchi nel 2020. Sempre tra le compagnie assicurative spicca lo stipendio dell’ad di Unipol, Carlo Cimbri, primo in assoluto in Italia, con 5,65 milioni nel 2019 (la relazione sulle remunerazioni del 2020 non è ancora disponibile), composti per 2,7 milioni da voci fisse e per 2,8 milioni da una parte variabile. In vetta alla top ten dei banchieri spicca il ceo di Credit Suisse Thomas Gottstein con uno stipendio 2020 di 8,5 milioni di franchi svizzeri (circa 7,6 milioni di euro) insieme al collega di Deutsche Bank Christian Sewing che ha ricevuto 7,36 milioni. Sul podio nel 2021 salirà anche Andrea Orcel se le critiche dei proxy advisor sulla maxi-remunerazione destinata al banchiere chiamato a sostituire Jean Pierre Mustier in Unicredit non porteranno a una sforbiciata del suo compenso. Si tratta per quest’anno di 7,5 milioni (2,5 milioni più un premio in azioni di 5 milioni). Mustier nel 2020, suo ultimo anno alla guida del gruppo, ha ricevuto 900 mila euro più una parte variabile in azioni (4,4 milioni di euro). Ricchi, ma di livello inferiore, i compensi dell’altra grande banca italiana, Intesa Sanpaolo, il cui ceo Carlo Messina ha ricevuto l’anno scorso 5,36 milioni; 2,6 milioni di stipendio fisso e il resto di remunerazione variabile. Segue il gruppo bancario spagnolo Bbva che ha pagato il suo top manager Onur Genc 3,3 milioni in compensi fissi (non disponibile per il 2020 la quota variabile). Più parca Société Générale, il cui ceo Frédéric Oudéa nel 2019 ha ricevuto 2,68 milioni. Si ritrovano maxi-stipendi se si tornano a consultare le relazioni sulle remunerazioni delle compagnie assicurative del Vecchio Continente dove alle spalle di Cimbri si piazza Oliver Bate del colosso tedesco Allianz che ha guadagnato 5,35 milioni. Nella francese Axa il numero uno Thomas Buberl è stato invece pagato con 4 milioni e in Italia il ceo di Generali, Philippe Donnet, ha guadagnato 3,1 milioni cui si aggiunge una parte dei compensi in azioni valutata 2,3 milioni.