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 2021  aprile 03 Sabato calendario

Pamela, nonna a 34 anni

Essere nonni non significa essere vecchi». E se lo dice lei c’è da crederle. Perché Pamela Gelardi con i suoi 34 anni è davvero una baby nonna. È stata lei stessa da Marsala, la città del vino in provincia di Trapani, a condividere la notizia su Facebook, con un post accompagnato da una foto di lei con il nipotino in fasce, gli occhi del piccolo Nicolò coperti da due cuoricini. 
«Se diventare nonni fosse una questione di scelta – ha scritto – consiglierei a ognuno di voi di farlo. Fino a qualche mese fa non pensavo di diventare nonna a 34 anni. Essere nonni non significa essere vecchi, significa essere stati benedetti col regalo più bello che esista». Il piccolo è nato all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala. Nel suo post, «nonna Pamela» ringrazia medici, ostetriche e infermieri, «che sono fantastici» e si sono presi cura della sua figlia maggiore, Michelle, 16 anni. 
Che effetto fa essere nonna a 34 anni? E com’è questo nipotino? 
«È un bambolotto: sono innamorata. Certo, all’inizio quando ho saputo che sarei diventata nonna mi ha fatto uno strano effetto vista la mia età. Ma io credo che sia meglio farli presto i figli. È bello diventare genitori da giovani. I bambini richiedono molte energie». 
E se le nonne giovani sono a loro volta una benedizione per le neomamme, il piccolo Nicolò di nonne ne avrà a bizzeffe. Ci aiuti a contarle quelle da parte di mamma. 
«Ci sono io, poi c’è mia madre, 58 anni, che è la bisnonna del bambino. E poi c’è mia nonna, che ha 80 anni e adesso è diventata trisavola». 
Nella prima fotografia insieme l’obiettivo potrà catturare la bellezza di cinque generazioni. 
«E la mia bisnonna è mancata due anni fa, altrimenti sarebbero state sei». 
I suoi amici l’avranno sommersa di auguri ma anche di qualche bonario sfottò, no? 
«Sì, ci sono quelli che mi prendono in giro dicendo “ora sei una vecchietta”, ma io mi faccio una risata. Comunque non faccio altro che ricevere messaggi di auguri, ne ho davvero una sfilza». 
Lei lavora? 
«Lavoravo. Facevo la commessa qui a Marsala, in un negozio di scarpe. Poi c’è stata la nascita della mia secondogenita, che oggi ha 3 anni, e mi sono dedicata molto a lei». 
Era tornata alle prese con pannolini e biberon. E adesso le tocca di nuovo non più da mamma ma anche da nonna. 
«Sì, è stata una sorpresa. I figli sono un dono di Dio». 
A proposito, l’altra figlia come ha preso la notizia di essere diventata zia a 3 anni? 
«Mi ha visto al telegiornale e si è lamentata: “perché non ci sono io?”. È molto contenta anche lei. Ho messo in conto che potrà essere un po’ gelosa ma ci aiuterà a prenderci cura del piccolo, che lei chiama il fratellino».