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 2021  aprile 02 Venerdì calendario

Insetti alieni, danni per mille miliardi

La zanzara tigre è ormai diventata una fedele compagna delle nostre estati, la cimice asiatica dopo aver devastato i frutteti di mezza Italia pare sotto controllo grazie all’introduzione del suo antagonista naturale: ma l’apparente normalità ritrovata dopo la comparsa di questi insetti alieni nasconde costi molto alti. A livello globale, come testimonia una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature, i danni causati dalle invasioni di specie aliene in tutto il mondo triplicano ogni decennio e dagli anni Settanta al 2017 ammontano a oltre mille miliardi di euro. Una cifra sbalorditiva che, però, potrebbe essere addirittura sottostimata perché molti danni non vengono dichiarati.Questi costi in rapida crescita sono legati alla globalizzazione: zanzare, termiti sono le specie che, trasportati sulle rotte commerciali del pianeta, hanno poi diffuso malattie, distrutto raccolti e avuto così un pesante impatto sull’economia. Un fenomeno che continua, così come continuano le conseguenze negative: secondo i ricercatori i costi sono dieci volte superiori rispetto ai finanziamenti messi in campo per prevenire o affrontare queste invasioni biologiche.
Combattere le specie invasive, quindi, non dovrebbe essere materia affidata ai singoli Stati, ma la politica dovrebbe considerare attentamente queste problematiche, se non altro per gli effetti a lungo termine che hanno. Pensiamo alle zanzare che hanno contributo alla diffusione di Zika, Dengue, febbre gialla e altri pericolosi virus anche in paesi dove queste malattie erano sconosciute: questo ha portato a una reazione dei sistemi sanitari, con relativi oneri. Ma come ha ricordato il quotidiano inglese The Guardian ci sono animali come il ratto nero e altri roditori particolarmente invasivi che ai quattro angoli del globo causano danni alla salute umana, alle scorte di cibo e all’agricoltura.
«I costi economici delle specie aliene invasive sono enormi, in costante aumento, ma ancora massicciamente sottostimati», ha detto al giornale britannico Christophe Diagne dell’università Paris-Saclay, che ha guidato la ricerca.
Individuare la presenza degli insetti alieni per tempo è un fattore fondamentale per prendere le contromisure e contenere i danni, come ha ricordato Corey Bradshaw, della Flinders University in Australia. «Più velocemente rilevi le specie invasive e più velocemente agisci, più contieni l’impatto economico», ha osservato il professore, «Quindi un rilevamento davvero efficace nei porti e negli aeroporti costerà molto meno rispetto ai danni che possono causare queste specie».
Costi che alla fine pagano i consumatori: o attraverso l’aumento dei prezzi degli alimenti o della spesa sanitaria. La stima dei mille miliardi di danni, come anticipato, è conservativa: per Bradshaw potrebbe essere fino a dieci volte superiore, perché «ci sono tanti fattori non quantificabili da una prospettiva prettamente monetaria, come i danni all’ecosistema e la perdita di produttività. Le invasioni di specie aliene e il riscaldamento globale», ha concluso, «sono un’accoppiata mortale».