ItaliaOggi, 31 marzo 2021
I francesi non mangiano più zuppe e la Knorr chiude
Il sindaco di Duppigheim, Julien Haegy, ha chiesto di riconvertire il sito in piattaforma logistica
Il consumo di zuppe industriali è in declino in Francia, sceso del 26% in sette anni (2012-2019), così il gruppo olandese britannico Unilever ha deciso di chiudere, entro la fine dell’anno, il proprio stabilimento Knorr in Alsazia, a Duppigheim, specializzato in zuppe e salse. Di fatto lo stabilimento, dove lavorano 261 persone, marcia al 40% delle proprie possibilità e non è durato il sussulto di ripresa registrato nel 2020. Unilever si è impegnata a risistemare 70 dei 261 dipendenti in altri impianti propri in Francia: a Chevigny, Saint Dizier e Compiègne, ma i sindacati sono in allarme. La maggior parte delle creme Knorr destinate al mercato nazionale, circa il 50% dell’attività della fabbrica alsaziana, verrà subappaltato ed è aperta la ricerca. Il confezionamento dei prodotti disidratati sarà affidato a altri siti del gruppo in Europa.
Dalla direzione di Unilever hanno fatto sapere che il problema è industriale e di marketing. I costi fissi dello stabilimento in Alsazia sono troppo elevati e questo minaccia tutte le altre attività del gruppo. Intanto, Unilever cerca acquirenti per il sito produttivo o parti di esso.
Il sindaco di Duppigheim, Julien Haegy, ha dichiarato che Unilever avrebbe potuto pensare a convertire il sito in una piattaforma logistica piuttosto che chiuderlo, decisione che è un dramma per l’occupazione e per le entrate fiscali del villaggio di 1.600 abitanti già penalizzato dalla crisi del gruppo Lohr.