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 2021  marzo 28 Domenica calendario

In un gioco di ruolo del 1990 c’era già il 2020

Aveva previsto tutto: criptovalute, hacker, edge runner, cioè personaggi che dalla periferia cercano di farsi strada nella suburra dell’impero urbano. Soprattutto, mega aziende con economie più floride di intere nazioni; e qui, basterebbe mettere i nomi dei colossi dell’economia digitale per raccapezzarsi. Dei nostri anni Venti Cyberpunk 2020, appunto, dava una panoramica già nel 1990, quando il gioco di ruolo di Mike Pondsmith fu pubblicato (in Italia da Stratelibri; sopra: illustrazione dal manuale con le regole). Ispirato ai romanzi di William Gibson e Bruce Sterling, il gioco ne traduceva le intuizioni stilistiche in un sistema di dadi e antefatti. Cosa non da poco: come scrive lo stesso Sterling nell’introduzione all’antologia Cyberpunk (Mondadori, pp. 1.368, e 35), in libreria dal mese scorso, l’essenza del movimento capace di descrivere, trent’anni fa, il presente, era più questione di stile che di contenuti. Libri come Neuromante di Gibson (Nord, 1986) e giochi come Cyberpunk 2020 anticipavano il futuro con una prosa inelegante, infarcendola di «sballi ottici», stravaganze tecnologiche non spiegate, «piccoli attacchi fantascientifici contro il previsto». Anche stavolta, pensate ai nostri smartphone, alla realtà virtuale o alle protesi oggi innestate nei corpi. 
A dicembre è uscito anche il videogame Cyberpunk 2077, sequel del gioco di ruolo. È significativo che la capacità di prevedere già nel ’90 quel che sarebbe stato l’oggi, una volta tradotta nel videogame, sembri troppo contemporanea. È come se oggi l’immaginazione avesse un respiro più corto, raggiunto in fretta dalla realtà: dei nostri anni Venti, quelli veri, Cyberpunk 2020 e Cyberpunk 2077 sono una previsione, il primo, e la sua conferma, il secondo. Un altro videogioco ambientato negli anni Venti, ma del secolo scorso, Iron Harvest (su pc), descrive una guerra combattuta con robottoni diesel, un conflitto capace di scombussolare l’Europa dall’interno e di isolarne gli Stati. Ricorda qualcosa? Pandemia a parte, i nostri anni Venti sono stati previsti più di vent’anni fa.