il Fatto Quotidiano, 28 marzo 2021
Il tampone fai da te di Bezos
La capacità di Amazon di cadere in piedi sempre è infinita: oltre a essere una delle poche attività che dalla pandemia ha tratto il maggior profitto possibile, ora ha deciso di espandere il proprio “potere” anche nel campo dei test sul Covid e in generale del comparto sanitario. Nelle scorse ore, il gigante dell’e-commerce ha infatti ricevuto il via libera della Food and Drugs Administration (Fda) statunitense per l’utilizzo e la diffusione di un suo test per il Covid-19 fatto in casa (e da poter utilizzare a casa). Nei mesi scorsi, infatti, è emerso che ci sono stati almeno 20mila casi di positività tra i suoi dipendenti.
A realizzarlo, in realtà, è un’azienda sussidiaria di Amazon e l’ok dell’Fda è il preludio anche al suo utilizzo su larga scala, dopo centinaia di campioni di prova già fatti dall’azienda e altri che continuerà a fare (la forza lavoro globale è pari 1,2 milioni di unità). Per ora, però, Amazon sembra essere intenzionata a utilizzarlo solo nei suoi stabilimenti. Il tampone potrà essere effettuato dai dipendenti sia sotto la supervisione di personale medico sia a casa, mentre delle analisi si occuperanno i laboratori di STS Lab Holdco, un’azienda sussidiaria del gruppo. Il kit fai-da-te prevede infatti un involucro protetto da inviare ai laboratori, che restituiranno i risultati dei test online non appena le analisi saranno pronte. Un approccio che dovrebbe così garantire ai dipendenti controlli a tappeto e periodici che, si specifica, saranno su base volontaria.
Certo non si tratta del primo caso negli Usa. Come racconta The Verge, che ha diffuso la notizia, su Amazon è già in vendita questo tipo di tamponi (con annesse analisi). Quelli della casa farmaceutica californiana DxTerity costano circa 100 dollari l’uno. Ad Amazon conviene che, se anche i soldi debbano girare, lo facciano tra le sue mura.
La lettera di autorizzazione della Fda è stata indirizzata a Cem Sibay, il vicepresidente di Amazon Labs. La scorsa estate, aveva rivelato Business Insider, Amazon aveva contattato Sibay per costruire il suo laboratorio di test Covid-19 interno e a ottobre aveva dichiarato di avere l’infrastruttura per eseguire ogni giorno decine di migliaia di test per i dipendenti.
Al momento l’azienda non sembra essere intenzionata a mettere in vendita i suoi test, anche se gli osservatori più attenti hanno percepito il crescente interesse nel campo medico e ipotizzato che questa mossa rappresenti una sorta di test di massa sui dipendenti come presupposto di una diffusione commerciale e su larga scala (per ora, la controllata può processare circa 50mila unità al giorno). Nel 2018, ricordano in molti oggi, l’azienda di Bezos aveva mostrato interesse per una start up di diagnostica medica. Che stia tornando d’attualità un vecchio pallino?