Il Sole 24 Ore, 28 marzo 2021
Intervista a Veronica Diquattro, vicepresidente esecutivo di Dazn Italia
«Alla fine del triennio contiamo di raggiungere i numeri degli anni d’oro del calcio italiano». Tornando indietro con la memoria, è fra i 5,5 e i 6 milioni il range di aficionados paganti cui pensa come obiettivo per la sua Dazn Veronica Diquattro, 37 anni, vicepresidente esecutivo in Italia e Spagna e dalla scorsa estate Chief Customer & Innovation Officer di tutto il gruppo.
Nessuno ci avrebbe scommesso nel 2018 quando la piattaforma che fa capo alla Access Industries di Sir Len Blavatnik – miliardario di origini ucraine, 48esimo uomo più ricco del mondo e che controlla, fra le varie attività, Warner Music – si è presentata in Italia con il titolo un po’ pomposo di “Netflix dello sport”. E invece, dopo aver “abituato” gli italiani, con 3 partite alla settimana in esclusiva, al doppio abbonamento e al calcio in streaming, è riuscita ad aprire una nuova era nella Serie A, sottraendo dopo quasi 20 anni lo scettro a Sky. Peraltro Dazn Group, su cui circolano voci di quotazione in futuro a Londra, a quanto risulta al Sole 24 Ore si sarebbe anche aggiudicata (ma sul tema è no comment) i diritti in streaming per l’Europa League, andati per quanto riguarda tutte le piattaforme a Sky.
Difficile ora non pensare a un’aspra coda legale sulla Serie A, soprattutto sul ruolo di Tim. Secondo Sky quella che non da subito, ma con il tempo, è emersa come una partnership è invece da ritenere (e come tale invalidare) un’offerta congiunta. «Siamo sereni. Non era un’offerta congiunta, ma solo l’estensione di una partnership già esistente».
Siete riusciti a portare a casa i diritti per le 10 partite a settimana della Serie A, 7 in esclusiva e 3 in co-esclusiva. Si aspettava una battaglia così impegnativa?
Sarò onesta, così proprio forse no. Eravamo consapevoli degli interessi in gioco e ci rendevamo conto che era necessaria un’attenta riflessione da parte dei presidenti. Per questo su alcune tematiche ci siamo impegnati molto anche a dare successivi approfondimenti dal punto di vista tecnologico. E crediamo di aver risposto a tutti i necessari chiarimenti che hanno poi portato all’assegnazione.
La grande domanda è: riuscirete davvero a trasmettere tutta la Serie A senza intoppi? L’esordio tre anni fa è stato drammatico.
Ce lo ricordiamo tutti, ma sono anche tempi lontani. L’impasse iniziale è dipesa dalla tempistica stretta con cui siamo entrati in partita: in pochi mesi. Ora abbiamo alle spalle tre anni di esperienza, investimenti fatti e ottime performance in termini di qualità del servizio. Stiamo poi accelerando il lavoro con il nostro partner tecnologico Tim sulle Cdn (la rete di server, ndr.) e su soluzioni di multicast con gestione degli utenti one to many, per risparmiare capacity ed essere più efficaci.
Onestamente sui social ancora si leggono commenti di utenti con problemi sul servizio.
Tante volte viene strumentalizzato ciò che si legge sui social. Problemi possono esserci anche su altri servizi web o sul satellite in caso di maltempo. Occorre distinguere fra le questioni legate alla qualità e tenuta del servizio, su cui riteniamo di non avere problemi, e problematiche legate all’ultimo miglio o al di fuori della tecnologia.
Per risolvere i problemi siete però dovuti ricorrere a un accordo con Sky per un canale ad hoc.
Sono discorsi separati. Quando abbiamo lanciato l’offerta combinata con Sky lo abbiamo fatto per arrivare a un tipo di audience abituata a a un approccio lineare e quindi essenzialmente per far sì che si conoscessero meglio prodotto e servizio. Il nostro sviluppo e l’accelerazione digitale sono andati avanti in parallelo. Ora, siamo consapevoli che c’è un tema di aree con difficoltà. Ma siamo fiduciosi che la nostra offerta possa nei fatti accelerare la digitalizzazione del Paese come è stato dichiarato da ultimo anche dall’ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo. A ogni modo, per poter servire tutti i nostri clienti, anche nelle aree con qualche difficoltà di copertura ci stiamo adoperando per assicurarci di avere una soluzione di backup specificatamente per questi casi, che sarà il digitale terrestre. In mancanza di alternative si attiveranno offerte di questo tipo.
La scelta sarà vostra o del consumatore?
Stiamo valutando.
Per bar e ristoranti si sceglierà il digitale terrestre?
È ancora presto per dirlo.
Conferma le discussioni con Persidera per attivare questa offerta con digitale terrestre?
Stiamo parlando con diversi interlocutori sul mercato. A breve chiuderemo perché le tempistiche per impostare il lavoro sono strette.
Sky darà battaglia sulla partnership con Tim, in quanto offerta congiunta e non partnership. E c’è chi ventila problemi sul versante antitrust.
Non è un’offerta congiunta, né la nostra offerta è stata modificata in corso di trattativa. L’offerta è basata sul nostro piano di business, sui piani di sviluppo futuro attinenti a Dazn.
Perché non dichiararla subito?
È semplicemente un’estensione di una partnership già esistente. Con Tim abbiamo un accordo sia dal punto di vista tecnologico, sia della distribuzione.
Si può immaginare un’intesa fra Dazn e Sky come nell’ultimo triennio?
Siamo stati competitor fino all’altroieri sera. Non ci sono conversazioni in corso.
La cifra per la Serie A è importante: 840 milioni all’anno. Come si sostiene il vostro business visto che il gruppo ha fatto registrare perdite per 1,4 miliardi di dollari nel 2019 con ricavi per 878 milioni di dollari?
Alle spalle di Dazn c’è Access Industries che è una realtà ambiziosa, che in passato ha dato prova di scommettere su progetti e portare a casa i risultati. Penso da ultimo a Warner Music. Len Blavatnik crede fortemente nella mission e nel progetto di Dazn e ci crede talmente tanto da essere pronto a fare forti investimenti per raggiungere i numeri che ci siamo posti a livello globale.
Parteciperete al bando per la Serie B?
La Serie B è stata per noi finora un asset importantissimo della nostra offerta. Ora, chiuso il capitolo Serie A, potremo iniziare le conversazioni sulla Serie B a valere dalla prossima stagione.
Con che prezzi vi presenterete sul mercato?
Abbiamo sempre mantenuto dal 2018 il prezzo, pur aumentando la nostra offerta. Con la crescita che avremo grazie a contenuti sportivi e premium come la Serie A ci sarà un adeguamento della nostra offerta, ma sempre in linea con la nostra filosofia. E sarà un prezzo inferiore a quello attualmente praticato dal nostro competitor. I dettagli per la prossima stagione li forniremo prima della fine del campionato.