Corriere della Sera, 28 marzo 2021
La star Lorraine Bracco compra casa a un euro
Il borgo pioniere fu, nel 2008, Salemi, in provincia di Trapani, ma il progetto dell’allora sindaco Vittorio Sgarbi non decollò. Andò bene per la vicina Gangi, nel Palermitano, e poi in molti altri borghi fantasma d’Italia dove quella stessa intuizione è tuttora un successo: per far rivivere un paese spopolato dall’emigrazione basta vendere le sue case a un euro. Cifra simbolica, certo. Perché uno spicciolo da solo non basta. Gli acquirenti devono poi impegnarsi a ristrutturare quella che più che un’abitazione è un rudere. Il risultato? Da giro del mondo. Protagonisti in riviste (New York Times e Forbes) e network americani (Cnn), i borghi con le «case a 1 euro» animano siti Internet (guardate www.casea1euro.it) e (ora) format televisivi.
Come è successo a Sambuca di Sicilia, borgo nella valle del Belice dove a comprare uno dei sedici immobili a bando è stata persino l’attrice americana Lorraine Bracco. La Karen di Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese, per intenderci (il ruolo le valse, nel 1990, la candidatura agli Oscar), protagonista poi della serie tv cult I Soprano. «Ho saputo delle case a 1 euro dalla Cnn con un alert sul telefono. Non ci potevo credere: io adoro la Sicilia! E i miei nonni erano di Palermo – racconta l’attrice —. Ho cercato il posto sulla mappa, ci ho pensato tutta la notte e la mattina dopo mi sono detta: “Questa è un’idea eccezionale per la tv”. Così ho chiamato un amico di Home e Garden tv, brand di Discovery dedicato al mondo della casa. E lui sa cosa mi ha detto? “Beh, perché non vai lì e ti fai un’idea? Visiti il posto e se ti piace ci facciamo una serie tv”. Due settimane dopo ero a Sambuca».
Il programma si chiama Vado a vivere in Sicilia – La mia casa a 1 euro ed è una miniserie in tre episodi che in America ha fatto furore. Trasmessa in Italia lo scorso 20 marzo su HGTV canale 56, ora è in streaming su discovery+. Nelle puntate si vede Lorraine alle prese con architetti, carpentieri e manovali o impegnata a scegliere infissi e maioliche. Oggi il suo nido siciliano è un gioiello di 160 metri quadri in calce bianca e mattoni a vista, con due camere da letto, due balconi e un piccolo giardino. «E una sala da ping-pong nell’ex fienile – puntualizza l’attrice —. Ma due anni fa era in pessime condizioni: niente impianto dell’acqua, niente elettricità, niente tetto… “Che pazzia”, ho pensato. Però mi piaceva moltissimo la sua posizione, vicino al Caffè Beccadelli dove ero andata appena arrivata a Sambuca perché avevo fame. Stavano per chiudere e mi hanno accolta con una pasta meravigliosa con i bruscandoli». Letteralmente presa per la gola, quindi… «In realtà mi piaceva tutto: la gente, l’ambiente, il fatto che Sambuca è in collina e ha il mare a 18 chilometri, che ci sono i campi e i pastori con le pecore. Questa è la vita!».
L’attrice non ha ancora trascorso una notte nella sua casa nel quartiere arabo del borgo siculo. I lavori di ristrutturazione sono terminati da poco. «Ci siamo rivolti solo a maestranze e artigiani locali – sottolinea —. Se qualcosa non si poteva conservare lo si recuperava da altre abitazioni: pietre, porte, finestre. Piero Verardo, l’ingegnere che mi ha seguita con Cynthia, l’interprete, è stato bravissimo». In futuro, nel paese premiato nel 2016 come Borgo dei Borghi e che ha fatto delle «Case a 1 euro» un percorso di rinascita reale, si parlerà un po’ più inglese. Lorraine ci ha già portato i figli, i nipoti e la collega Angie Harmon. «Con i locali usavamo il Google Translate. Il mio italiano? It’s bad! Ma in Sicilia voglio passarci più tempo possibile. Il Covid mi ha tenuto ferma a Long Island e ora sto andando a fare la mia seconda vaccinazione. Sì, prima dell’estate sarò nella mia bellissima casa siciliana». Ma alla fine, quanto le è venuta a costare? «Più o meno 250 mila dollari. E sono felice. Potrò fare l’olio d’oliva, mangiare pasta alla Norma, bere vino d’Avola e vivere in un borgo piccolissimo. Sono queste le meraviglie dell’Italia! Ve lo devo dire io?».