Corriere della Sera, 28 marzo 2021
Morta di overdose la figlia di Carlo Urbani
Un anno prima di morire Carlo Urbani l’aveva portata con sé in Vietnam. Le foto delle passeggiate con la piccola Maddalena campeggiano sui siti Internet che ricordano la figura del coraggioso scienziato marchigiano scopritore della Sars, la sindrome respiratoria acuta grave, che lo uccise a Bangkok nel 2003. Ma un destino altrettanto crudele aspettava quella bambina, ultimogenita dello studioso che ha portato alla conoscenza di tutti la polmonite atipica (e i suoi effetti disastrosi sull’organismo): Maddalena Urbani, 21 anni il prossimo 8 maggio, è stata trovata senza vita nel primo pomeriggio di ieri in un appartamento in via Vibio Mariano, sulla via Cassia, non lontano dal Raccordo Anulare. Una tragedia, per ironia della sorte, il giorno prima del 18° anniversario della morte del padre e quello dopo il conferimento da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella della Gran Croce d’Onore dell’Ordine della Stella d’Italia.
A dare l’allarme, poco dopo le 13, il padrone di casa: un trafficante di droga siriano, di 62 anni, costretto ai domiciliari fino a settembre. È stato lui a chiamare il 118, ma all’arrivo del medico per la giovane non c’era più nulla da fare. A quel punto è stata fatta intervenire la polizia. Gli investigatori della Squadra mobile, diretti da Luigi Silipo, con quelli del commissariato Flaminio Nuovo, hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento, trovando tracce di droga. Maddalena sarebbe deceduta per un’overdose. Forse un mix di sostanze, sarà l’autopsia prevista per domani a fornire dati più concreti. Il siriano, che avrebbe confermato l’assunzione di droga da parte della ragazza, sua ospite da qualche giorno, è stato portato in Questura per essere interrogato fino a tarda notte.
La sua posizione è al vaglio, mentre i poliziotti hanno effettuato una serie di perquisizioni: è infatti caccia allo spacciatore che avrebbe fornito gli stupefacenti che avrebbero ucciso la figlia dello scienziato. Droghe che potrebbero essere state tagliate con sostanze tossiche. L’appartamento di via Vibio Mariano è stato posto sotto sequestro, anche se oggi la Scientifica potrebbe tornarci. Chi indaga vuole ricostruire i rapporti fra la giovane e il trafficante, e da quanto tempo – e perché – Maddalena si trovasse a casa sua. Originario di Castelplanio, in provincia di Ancona, il professor Urbani aveva altri due figli, Tommaso e Luca. Consulente dell’Organizzazione mondiale della Sanità e poi appartenente a Medici senza frontiere, nel 1999 ritirò il Premio Nobel per la Pace per l’impegno di Msf – del quale era presidente per l’Italia – in Cambogia, dove lo stesso scienziato si trasferì con la famiglia. Durante la cerimonia a Oslo, Urbani disse: «Il premio non è per noi, ma per l’idea che salute e dignità sono indistinguibili nell’essere umano, che è l’impegno a restare vicini alle vittime, a tutelarne i loro diritti, lontani da ogni frontiera di discriminazione e divisione, che ha avuto un Nobel per la Pace».
L’anno successivo, lo studioso si recò in missione in Vietnam su incarico dell’Oms. Lì fu chiamato all’ospedale di Hanoi per curare Johnny Chen, un uomo d’affari colpito da una misteriosa malattia: Urbani capì che si poteva trattare dell’inizio di una nuova epidemia e convinse le autorità locali a prendere immediati provvedimenti. Rimase contagiato, ma grazie a lui la Sars non fece i danni del Covid-19.