Corriere della Sera, 28 marzo 2021
Adriano Galliani racconta il suo Covid
«Ho temuto di morire e ho perso dieci chili. Ho compreso che nella vita la cosa più importante è la salute». Adriano Galliani, senatore di Forza Italia e ad del Milan che scalato il mondo e vinto tutto, racconta la partita più difficile della sua vita: il Covid.
Senatore, come si sente adesso?
«Molto meglio».
Quanto è durato l’incubo?
«Dal 7 marzo al 17 sono stato in terapia intensiva. I dieci giorni più lunghi della mia vita».
Cosa ricorda di quei momenti?
«Non vedevo nulla, avevo davanti a me solo un muro. Il reparto di terapia intensiva non ha finestre, non ha un bagno, solo i letti».
Ha avuto paura?
«Ho temuto di morire. Per di più, soffro di claustrofobia. Mi dà ansia l’ascensore. Figurarsi non vedere la luce per dieci giorni. Mi faccia ringraziare i meravigliosi infermieri, medici. Al San Raffaele ho trovato un’umanità pazzesca».
Come è stato il trasferimento in reparto?
«Per il calcio e per il mio lavoro ho girato il mondo e ho avuto la migliore sorte di andare negli alberghi di lusso. Eppure, una volta entrato in reparto ho pensato: “Non c’è Four Season che tenga. Questo è il posto più bello della mia vita”».
Come trascorreva le giornate?
«Una volta trasferito in reparto stavo ore a guardare il cielo e già questo mi riempiva il cuore».
Avere visto la morte davanti agli occhi cosa le fa dire?
«Questa esperienza ha cambiato la mia psiche. La salute è l’unica cosa che conta nella vita».
Chi le sono stati più vicini?
«Silvio Berlusconi e la mia famiglia».
Cosa le diceva in quelle ore terribili il Cavaliere?
«Mi scriveva continuamente, mi mostrava il suo affetto, era preoccupato per me».
Possiamo sapere cosa le scriveva?
«Amore, amore, amore. La mia storia con Berlusconi nasce il 1° novembre del 1979. Ho vissuto tre delle quattro vite di Silvio Berlusconi: la televisione, il calcio, la politica. Un giorno mi disse così: “Vogliamo portare il Milan in cima al mondo?”. In tre anni abbiamo vinto la Coppa Intercontinentale».
Ora dove si trova?
«Da venerdì sono nella mia casa a Milano. Stamane ho provato una gioia infinita. Ho fatto la mia prima doccia dopo tre settimane. Lei dirà: “Ma Galliani è scemo?”. Dopo aver visto la morte si apprezzano anche le cose più banali».
Cosa le hanno detto i medici?
«Che ci vorrà un mese circa per riprendersi. Ho perso dieci kg perché non riuscivo a mangiare nemmeno una polpetta».
Qual è la prima cosa che vorrà fare?
«Con Pierferdinando Casini, che ha avuto come me il Covid, abbiamo preso un impegno ufficiale: andremo a pregare al Santuario della Madonna di San Luca».