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 2021  marzo 27 Sabato calendario

Periscopio

Abbassò la tesa del cappello per impedire alla luce di infastidirlo dall’alto. Isaac B. Singer, Nemici – Una storia d’amore. Longanesi, 1972.
Letta promette che farà votare gli italiani già a 16 anni. Ma quando mai. Tutti sanno che, almeno in questa legislatura, il voto a 16 anni è pura chimera. Come lo ius soli. Quando il Pd alza queste bandiere si sa che sono solo parole. Pierluigi Battista di Huffington post (Maurizio Caversan). La Verità.
La debolezza di Zingaretti è stata interpretata all’inizio come un vantaggio, ma alla prova dei fatti si è mostrato troppo debole, troppo ondivago, prima no ai 5stelle e a Giuseppe Conte, poi sì ai 5stelle e sostegno pieno a Conte. Un uomo in balia degli eventi che ha disorientato gli elettori e che non è riuscito a dare una forma al partito. Paolo Natale, politologo all’Università statale di Milano (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.
Selvaggia Lucarelli ha riportato su il Fatto quotidiano le dichiarazioni di tre dipendenti che lamentano di essere state maltrattate durante il loro servizio presso Laura Boldrini, ex terza carica dello Stato. Nella eventualità in cui le tre collaboratrici della Boldrini non si fossero sognate tutto e le accuse rivolte alla loro datrice di lavoro fossero fondate, si avrebbe la conferma che la già padrona di Montecitorio è una che predica bene e razzola male. Se queste recriminazioni venissero verificate, non resterebbe che mettersi le mani nei capelli. Significherebbe che abbiamo la dimostrazione che la sinistra non perde né il pelo né il vizio, essendo sempre arrogante e supponente, attenta al proprio portafogli e distratta a riguardo dei diritti altrui. Vittorio Feltri. Libero.
Abbiamo preso Boris Johnson per un cretino, gli abbiamo dato dell’imbecille. E ora va come un treno: ieri, se ho capito bene, hanno vaccinato 900 mila britannici. Da gennaio i casi sono crollati. E non era difficile! Arriva il vaccino? Prendiamo il vaccino! Quanto costa non è importante: costa infinitamente di più tenere chiuso un Paese. Che riflessione è stata quella sul costo dei vaccini? Che senso ha avuto mandare quelli bravi a trattare, come ha fatto la Commissione europea? Si doveva prendere più vaccini possibile, non era il momento di risparmiare sulla dose! Dovevi prenderli. E immunizzare. Edoardo Nesi, scrittore (Goffredo Pistelli). ItaliaOggi.
La resistenza ha chiuso la sinistra nelle sue roccaforti spesso dorate. Non ha mai avuto però davvero il coraggio di interrogarsi su quello che stava accadendo. Se vinci nelle grandi città e perdi in periferia, nella provincia, nei paesi, nelle campagne, non puoi raccontarti come grande forza popolare, empatica con chi è marginale, chi sta fuori, chi sta in basso. Vittorio Macioce. il Giornale.
La critica di George Orwell al pensiero totalitario è talmente centrata e attuale che in Urss hanno aspettato la glasnost gorbacioviana per lasciarla leggere ai russi. Ma i silenzi e le post verità del governo cinese su Wuhan, il trumpismo che poggiava dichiaratamente su alternative facts, fatti alternativi, ovviamente alla verità (e quindi, di fatto, si basava sulle menzogne), la guerra preventiva di Bush figlio, sono tutti attualissimi esempi di bispensiero orwelliano, di capacità di manipolare la realtà adattandola a una versione ufficiale che si sposta a proprio piacimento, come un soprammobile di poco conto. Maurizio Pilotti. Libertà.
Di sicuro Giovanni Paolo II ha ribadito che l’esclusione delle donne dal sacerdozio è dottrina di fede definita; e Francesco (pur aperto al ruolo delle donne nella Chiesa) non l’ha certo contraddetto, nel recente motu proprio che ribadisce la possibilità per le donne di accedere al lettorato e al servizio all’altare. Aldo Cazzullo. Corsera.
Dal marzo 1999, mi rodevo per la guerra tra Nato e Serbia sul Kosovo. Scontro balcanico tra slavi e albanesi in cui l’Occidente parteggiava per i secondi. A farmi uscire dai gangheri era l’Italia del governo di Max D’Alema (vice Sergio Mattarella), scesa in armi senza dibattito parlamentare. E ora bombardavamo Belgrado. Rabbia moltiplicata dall’indifferenza generale e dei miei stessi amici. Un clima da gregge per cui si accettava tutto perché così voleva la Casa Bianca. Appisolati i pacifisti e Wojtyla, che parlava di giusto conflitto. Andreotti invece (della vecchia guardia che aborriva le guerre europee) era inquieto e lo scriveva sul mensile 30giorni. Così, per liberarmi del grumo, pensai a lui per uno sfogo. Giancarlo Perna. la Verità.
In Burundi fui testimone di un genocidio. Nell’ottobre 1993 durante un golpe fu assassinato il neopresidente Melchior Ndadaye, insieme con 7 membri del suo esecutivo. Il Paese africano diventò un campo di battaglia: gli hutu ammazzavano i tutsi e questi rispondevano uccidendo ancora più hutu. In due mesi, 300 mila morti. Poi cominciò la mattanza nel vicino Ruanda: altri 600 mila trucidati in poco più di un mese. Il saldo finale fu di 1 milione di vittime nei due Paesi. Rino Passigato, 77 anni già nunzio apostolico. Stefano Lorenzetto. l’Arena.
Sant’Agostino rammenta che Caino fu il fondatore della prima città e Romolo il fondatore della più grande città nota al mondo antico e tutti e due furono fratricidi. Perfino Roma, la migliore e maggiore espressione dello sforzo politico umano, era, per Sant’Agostino, piena di peccati e di colpe, e senza giustizia, perché la giustizia, secondo Sant’Agostino, si trova solo nella Città di Dio. Per il grande vescovo di Ippona, Stati e Imperi non erano altro che «associazioni di predoni». Giuseppe Prezzolini, L’Italia finisce. Rusconi libri, 1994.
La Vienna degli anni Venti è la Vienna delle nevrosi svelate, dei Girotondi schnitzleriani e della metropolitana, del Mondo di ieri e di Oskar Kokoschka, della Marcia di Radetzky, dell’Accademia di belle Arti, della Tradizione e del Progresso indistinguibili tra loro, di Hitler giovane, dell’antisemitismo e della grande cultura ebraica. Diego Gabutti. ItaliaOggi.
Oggi il cinema è più a rischio che mai. Ma io credo che una volta finita questa emergenza la gente vorrà tornare a vedere un film in sala per provare nuovamente una quantità di emozioni che nessuna piattaforma può regalarle. Gian Piero Brunetta, critico cinematografico (Antonio Gnoli). la Repubblica.
I turisti tedeschi di Malpaga che sono abbiosciati sotto le tende o all’ombra della roulotte e dei bungalow, ingurgitano autobotti di birra nera. Nantas Salvalaggio, Villa Mimosa. Mondadori, 1985.
Non ho paura di morire, ma ho più paura di morire che di vivere. Roberto Gervaso.