Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  marzo 27 Sabato calendario

Conte redivivo

Nella schizofrenia generale (senza offesa per gli schizofrenici), almeno una cosa pareva assodata: Conte è politicamente morto. Tutti d’accordo: è “un venditore ambulante di microfoni” (Messina, Rep), “sul ponte sventola pochette bianca”, è “come Teodosio che davvero credette di poter fare l’imperatore di Roma pur essendo un ispanico, un provinciale, un burino”, “sepolto dalla sua ambizione, il protagonista è di nuovo invisibile” (Merlo, Rep), “ricorda il repertorio del miglior Sordi” (Cundari, Foglio), “Sic transit gloria Conte, però che rapidità” (Gramellini, Corriere), “l’Avvocato del popolo esce di scena così, più simile a un capufficio in cammino verso la pensione che a un ex leader gratificato, fino a poco fa, dal favoloso 56% dei consensi. I suoi alleati l’hanno già dimenticato… È rimasto senza partito e sfide da combattere… Ora ciascuno di quei fallimenti e di quegli inutili show può esser messo in carico all’Avvocato del popolo e a lui solo” (Perina, Stampa), “Giuseppi diventa un caso umano: che fare di lui” (Belpietro, Verità), “c’era una volta Conte, o forse non c’è mai stato” (Guzzanti, Riformatorio), “mendica poltrone”, “Cerca poltrone, ma perde pure la cattedra”, “rischia l’oblio fino al 2022”,“ora l’avvocato è senza popolo” (Giornale), “il tramonto di Conte” (Domani). Una prece. Morto lui e, ovviamente, morti i 5Stelle, che peraltro erano morti da ancor prima di nascere.
Sì, vabbè, Grillo&C. provano a resuscitarlo come capo dei 5Stelle; ma, se metti un trapassato alla guida di un partito trapassato, ottieni un trapasso al cubo. Sì, vabbè, il compagno Letta incontra la buonanima di Giuseppi, ma è per l’estrema unzione; perciò definisce l’alleanza con lui e il M5S “avventura affascinante”: è il fascino del macabro. Eppure, inspiegabilmente, giornaloni e giornalini lanciano allarmi quotidiani, intimando a Letta di mollare Conte e i 5Stelle, e ovviamente di non cedere Roma alla Raggi, altra defunta che non prende un voto manco a piangere, ergo va costretta a scandidarsi. Ma benedetti ragazzi: se Conte, i 5Stelle e la Raggi sono morti, di che vi preoccupate? State sereni. Infatti l’altra sera a Dimartedì Polito el Drito e l’autorevole Cappellini lapidavano Zingaretti per aver sostenuto il de cuius anziché tutti i leader vivissimi e popolarissimi che ci sono in giro. Poi, mentre stavamo per prender sonno, ci è apparso Pagnoncelli col sondaggio: Conte 61%, Speranza 41, Meloni 37, Salvini 33, Letta 32; Pd e M5S in crescita; governo 48; Draghi non pervenuto. Ma doveva essere un fuoco fatuo, illusione ottica tipica di chi frequenta cimiteri. Sennò tutti i migliori esperti sarebbero dei cazzari. E questo è francamente impossibile.