Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  marzo 25 Giovedì calendario

Intervista a Maria Rosa De Sica

Appartiene a una grande stirpe di attori e registi, ma lei, Maria Rosa De Sica, ha scelto un’altra strada: la moda. «Attrice non avrei mai potuto – racconta la figlia di Christian De Sica – sono timida, riservata... da ragazzina mio fratello Brando, fissato col cinema, girava dei video e mi costringeva a dire delle battute. Io mi sbagliavo, mi arrabbiavo, non ero capace e a volte sbottavo a piangere. Anche mio padre provò a consigliarmi la strada della recitazione: è ovvio che, se nasci in una famiglia di questo genere il cinema fa parte di te... è come essere figli, che so, di un medico... invece ho scelto un altro percorso, studiando scenografia e costume. Poi ho iniziato, per caso, a creare per la moda».
Non solo figlia, ma anche nipote di Vittorio De Sica e Maria Mercader, nonché nipote di Manuel De Sica e di Carlo Verdone. Una famiglia importante e ingombrante? «Importante certo, ingombrante mai. Non mi sono mai sentita raccomandata, la figlia di... fortunata sì. E come soprannome per il mio lavoro da stilista ho scelto Mariù: un omaggio al nonno, alla sua meravigliosa interpretazione di Parlami d’amore Mariù».
Un nonno che non ha mai conosciuto. «Purtroppo è morto troppo presto, ma sin da piccolissima vedevo in tv i suoi film in bianco e nero. Uno straordinario attore, un signore elegante, pieno di ironia, per non parlare della sua rivoluzione cinematografica con il neorealismo. Un nonno che definirei all’avanguardia anche sul piano privato: è stato capace di gestire due famiglie parallelamente! Oggi non farebbe scalpore, a quei tempi avere due mogli era decisamente singolare: un funambolo tra due realtà affettive, dove l’una non escludeva l’altra, anzi, nonno si faceva in quattro per non far mancare niente ai due nuclei familiari. Persino le feste comandate le trascorreva con gli uni e con gli altri, due Natali, due Pasque, i compleanni... senza pregiudizi e con tanto amore per tutti. Oggi verrebbe definita una famiglia allargata in un contesto che, credo, fosse a volte complicato dalle gelosie tra la prima moglie, Giuditta Rissone, e mia nonna».
Maria Mercader: un’attrice famosa. «Non è stata la classica nonna che ti racconta le favole. Mi ha seguito molto quando, ormai adolescente, dovevo fare i compiti per la scuola: si sedeva accanto e, mentre beveva il caffè, mi aiutava a svolgerli. Ero affascinata dalla sua figura: una donna bellissima, sempre impeccabile nell’abbigliamento, mai esagerata in ciò che indossava. Forse qualcosa me lo ha trasmesso nella mia passione da stilista».
Stilista e costumista per molti film del padre: com’è papà Christian dietro le quinte di un set? «Non l’ho mai visto alterato, però un difetto ce l’ha: certe volte, durante le riprese, si stufa e anticipa i tempi delle battute che deve dire. Siccome ha molta esperienza, non si rende conto che quelli che recitano con lui hanno bisogno, magari, di più tempo per entrare nei loro personaggi. Sul piano privato, invece, ha un altro difetto: è maniaco dell’ordine e spesso mi rimprovera perché io sono una casinara. Comunque è sempre di buon umore e con zio Carlo, quando stanno insieme, è uno spettacolo: si stuzzicano a vicenda, si prendono in giro, fanno le imitazioni di parenti, amici, colleghi...tornano i compagni di liceo che erano un tempo».
E adesso vi ritrovate tutti e tre insieme nello show Una serata tra amici, su Rai1 il 3 aprile, dove lei canterà per la prima volta con suo padre. «L’idea è stata mia. Io non so fare l’attrice, ma ho studiato canto e quando ho saputo di questo suo impegno, gli ho proposto: perché non cantiamo insieme quella canzone che ci piace tanto I’m in the mood for love di Barbra Streisand? È un brano che ci lega da sempre e per me è anche un modo per dire a mio padre quanto sono innamorata di lui».