il Giornale, 20 marzo 2021
I denti vanno dall’estetista
Ci vogliono settantadue muscoli per fare il broncio ma solo dodici per sorridere. «Provaci per una volta», chiedeva a chi lo leggeva Mordecai Richler. Oggi forse non sarà comunque facile farlo, ma di sicuro sarà più semplice avere un bel sorriso. Perché anche i denti possono prenotare dall’estetista. Trattamenti rapidi e indolore, sedute di bellezza che non presentano controindicazioni o attese snervanti, una routine che cambia la mentalità, che alleggerisce anche l’idea stessa di trattare il proprio sorriso. Una moda, quella del sorriso da Barbie che arriva direttamente dagli Stati Uniti dove i denti bianchi battono le rughe. Secondo una ricerca della California University, infatti le signore (e i signori) sarebbero disposti a spendere il doppio per prodotti sbiancanti rispetto alle creme antietà perchè ancora più che la perfezione conta il colore che cambia con l’avanzare dell’età. Una devitalizzazione, l’assunzione di farmaci, il consumo di bevande scure, il fumo, una scarsa igiene orale e l’assottigliamento dello smalto, i motivi possono essere tanti. E allora ecco che sul mercato abbondano dentifrici ultrawhite, striscette abrasive, coppette rotanti con paste apposite. Questi prodotti, secondo gli esperti, provocano un iniziale schiarimento da abrasione ma non danno risultati uniformi. Usarli spesso suscita ipersensibilità al caldo e al freddo e aumenta il rischio di carie. I trattamenti professionali sono più complessi e duraturi ma non tutti possono permetterselo. E non è una questione economica ma di attenzione alla salute: in gravidanza, ai bambini, a chi ha problemi gengivali, infiammazioni, fratture o otturazioni incongrue.
Oppure si guarda ancora una volta all’America. Da lì arriva un metodo innovativo di sbiancamento che non si fa in uno studio dentistico ma in un salone di bellezza per i denti. Trenta minuti di seduta, uno spazzolino usa e getta per la preparazione con una schiuma pulente, un bite monouso sigillato intriso di gel che si attiva con il calore della lampada led; nessun dolore, solo l’attesa che il gel faccia il suo lavoro. E promette di rivoluzionare il nostro rapporto con i denti, di sdrammatizzarlo, uscire con un pizzico di vanità in più è a portata di mano. «Non ci vogliamo sostituire in nessun modo al dentista sia chiaro- dicono al Tender’s di Milano- centro pionieristico che dopo un progetto pilota nato a Piacenza due anni fa, è sbarcato, nel capoluogo. Noi non siamo uno studio medico, ma solo di bellezza, un trattamento cosmetico che dà risultati in pochi minuti, fino a 9 toni più brillanti. Ma soprattutto nessun effetto collaterale, nessuna controindicazioni. Dagli specialisti spesso lo sbiancamento è controindicato, se si fuma ad esempio, o se si hanno corone diventa più complicato». Qui invece il trattamento puramente estetico è adatto a tutti, anche chi fuma o chi ha delle otturazioni.
Che l’interesse ad avere denti splendenti ci sia lo dimostrano i tanti tutorial che spopolano in rete, «Certo, ma attenzione- proseguono gli esperti del Tender’s ai cosiddetti metodi della nonna perché in molti casi possono rivelarsi pericolosi oltre che inefficaci. Il bicarbonato sui denti ad esempio gratta ed è abrasivo. Per non parlare di intrugli a base di succo di limone con il solito bicarbonato che rovina lo smalto, o del dentifricio nero ad esempio, così come tutte le paste super aggressive. E una volta compromesso lo smalto, non si ricrea e per i denti sono dolori».
Come dall’estetista si può giocare sulla scala di sbiancamento desiderato. «Volendo si può rifare anche tutti i giorni fino a quando non si raggiunge il bianco che si vuole ottenere». E i prezzi? Accessibili, 70 euro a seduta contro i 500 di una seduta dal dentista. Proprio perché sono due mondi completamente diversi.