Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  marzo 18 Giovedì calendario

Nei Paesi del Golfo è vietato bere caffè nel biberon

Invece della tazza il biberon. E la trovata ha fatto impazzire i consumatori dei Paesi del Golfo: le bevande a base di caffè, proposte nel classico contenitore cilindrico per poppanti, sono diventate nel giro di qualche giorno una vera e propria moda, un trend rilanciato sui social network a suon di foto e video ma che, come vedremo, ha attirato l’attenzione degli haters e delle autorità.L’originale proposta ha mosso i primi passi a inizio mese all’Einstein Cafe, una catena che ha locali in tutta la regione, da Dubai al Kuwait al Bahrain. Qui, come ha raccontato l’Associated Press, invece dei classici bicchieri di carta, per servire il caffè e le bevande a base di latte sono stati scelti biberon di plastica. Una novità che si è rivelata irresistibile: i clienti, pur di degustare un drink dalla tettarella, hanno fatto di tutto.
«Tutti volevano comprarlo, la gente chiamava tutto il giorno dicendoci che sarebbero venuti con i loro amici o con i loro genitori», ha detto all’Ap, Younes Molla, ceo del franchise di Einstein negli Emirati Arabi Uniti. «Dopo tanti mesi con la pandemia e con tutte le difficoltà connesse, le persone si sono divertite, hanno scattato foto, hanno ricordato la loro infanzia».
I locali Einstein in tutto il Golfo sono stati così intasati dalle richieste, con le persone di tutte le età che si sono messe in fila fuori dagli esercizi aspettando il loro turno per «succhiare un caffè». Alcuni avventori si sono presentati al banco di altri locali persino con i propri biberon, supplicando i baristi, rimasti sbalorditi per la richiesta, di riempirli. Come detto le foto di queste colorate proposte hanno invaso i social, da Instagram a TikTok, attirando anche gli sgradevoli commenti degli haters. «C’erano utenti così arrabbiati che dicevano cose orribili, ci accusavano di essere un aeb nei confronti dell’Islam e della cultura musulmana», ha detto Molla citando il termine arabo per indicare vergogna e disonore.
Dalla settimana scorsa si sono poi mosse le autorità. A Dubai, come ha riportato il quotidiano Khaleej Times, le autorità hanno ordinato ai cafè di smettere di servire bevande nei biberon, spiegando che la pratica è contro le «usanze locali» e viola le misure in atto contro la diffusione del Covid-19.
Nella direttiva di Dubai Economy, il dipartimento per lo sviluppo economico del governo, è riportato che «tale uso dei biberon non è solo contrario alla cultura e alle tradizioni locali, ma la cattiva gestione dei biberon durante il riempimento potrebbe contribuire alla diffusione del Covid-19». L’autorità ha inoltre esortato i residenti a segnalare eventuali «pratiche negative» tramite l’app Dubai Consumer o con una telefonata.
Il contraccolpo, ha aggiunto l’Ap, è arrivato anche dal Kuwait, dove il governo ha chiuso temporaneamente l’Einstein Cafe; e dal Bahrain, dove il ministero del commercio ha inviato la polizia, armata di telecamere, nei cafè e ha avvertito tutti i locali che servire da bere nei biberon «viola i costumi e le tradizioni del Bahrein». L’Oman ha infine esortato i cittadini a segnalare chi vende bevande nei biberon all’autorità per la protezione dei consumatori. Insomma, giù le mani dai poppatoi: sono un privilegio per bebè.