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 2021  marzo 18 Giovedì calendario

I vaccini del futuro. In pillole, spray e fatti in casa

Mentre gli occhi di tutti sono puntati su quale sarà il destino del vaccino sviluppato da AstraZeneca, molti altri vaccini promettenti hanno quasi completato gli studi clinici e presto saranno pronti a passare al vaglio delle autorità per ricevere l’approvazione. Soumya Swaminathan, scienziata capo dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha riferito che sarebbero dai 6 agli 8 i vaccini che potrebbero arrivare entro la fine di quest’anno. Vaccini nuovi quindi che si andranno ad aggiungere ai 10 che hanno già dimostrato di essere efficaci. Sono tanti, ma secondo gli esperti abbiamo bisogno di ognuno di essi. In più, molti di quelli che presto dovrebbero arrivare sono molto innovativi. Per certi versi lo sono molto di più di quelli che attualmente stiamo utilizzando.

Ci sono infatti vaccini in pillola o a spray. Oppure vaccini stampati o che verranno addirittura spediti per posta e fatti in casa. C’è grande fermento e le novità arrivano da ogni angolo del mondo.
Ad esempio, la società biotecnologica a Farmingdale, New York, sta lavorando a un vaccino spray nasale. Questa tecnologia utilizza una versione viva, ma indebolita, del coronavirus in grado di stimolare una risposta immunitaria. «E’ la forma di vaccino più efficace, è monodose, fornisce un’immunità ampia e robusta», afferma Robert Coleman di Codagenix, rispondendo a quanti invece hanno dimostrato grande scetticismo su questa formula. Attualmente il vaccino è in fase I di sperimentazione, ma i primi risultati sono promettenti. Inoltre, nei piani dell’azienda sono previsti anche test sui bambini.
Da Inovio Pharmaceuticals, invece, arriva un vaccino a DNA, diverso da quelli sviluppati e prodotti da Pfizer/BioNTech e Moderna. Oltre a essere efficaci, non hanno bisogno di essere refrigerati e possono essere conservati per un anno a temperatura ambiente e fino a 5 anni in frigorifero. Il vaccino di Inovio contiene solo DNA e acqua, quindi è anche meno probabile che provochi reazioni allergiche. Il vaccino a due dosi è attualmente in fase di sperimentazione II. Un altro vaccino innovativo è quello di CureVac, in Germania. E’ un vaccino mRNA che induce una forte risposta immunitaria e che potrebbe essere stampato al bisogno. L’azienda infatti sta inoltre sviluppando una stampante portatile per mRNA, in collaborazione con Tesla, per produrre rapidamente mRNA. Queste stampanti potrebbero essere portate dove serve il vaccino per produrlo su richiesta. Il vaccino di CureVac è in fase di sperimentazione III. La società di biotecnologie Vaxart, con sede a San Francisco, propone invece una soluzione che rende inutile l’uso di siringhe e aghi, procedura che può rallentare la vaccinazione. Il suo vaccino, attualmente nelle prime fasi di sviluppo, è in pillola e potrebbe essere distribuito addirittura per posta. "Il vaccino viene da te", dice Sean Tucker, direttore scientifico di Vaxart. Dalla Cina, precisamente dai laboratori della CanSino Biologics a Shanghai, è allo sviluppo un vaccino simile a quello di Oxford/AstraZeneca che è in corso di sperimentazione anche sui bambini. Come parte dello studio di fase II, infatti, 30 bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni, provenienti da Tiazhou, nella provincia di Jiangsu, hanno già ricevuto due dosi. Yu dice che l’azienda sta ora analizzando i dati sulla sicurezza e l’efficacia. Nel frattempo la Global Coronavirus Vaccine Initiative (GCVI), istituita da Peter Hotez del Baylor College of Medicine di Houston, in Texas, e i suoi colleghi hanno un vaccino in fase di sperimentazione II in India «semplice e diretto», dice Hotez. Ma soprattutto low cost. Questi vaccini costano circa 3 dollari per due dosi.
«Abbiamo bisogno di continuare a sostenere la ricerca e lo sviluppo di più candidati vaccini, soprattutto perché la necessità di una continua immunizzazione di richiamo delle popolazioni non è ancora molto chiara a questo punto», dice Swaminathan. «Quindi dobbiamo essere preparati per questo in futuro», conclude.