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 2021  marzo 17 Mercoledì calendario

È record di brevetti

La pandemia non ha fermato la voglia di innovazione dell’industria italiana. Le domande di brevetto provenienti indirizzate all’Ufficio europeo dei brevetti (Epo) con sede a Monaco sono cresciute del 2,9% anche nel 2020, in base al Patent Index pubblicato ieri. Il tasso di crescita è stato quasi il doppio rispetto all’anno precedente, nel 2019 infatti si era fermato all’1,5%. Dal-l’Italia sono arrivate 4.600 domande di brevetti, cifra record mai raggiunta. «Nonostante l’Italia sia uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia le aziende e gli inventori italiani sono riusciti a depositare un numero record i domande di brevetto – ha affermato il presidente dell’Epo Antonio Campinos –. Non è un’impresa da poco, ed è una notizia incoraggiante perché sappiamo che sono la ricerca e la scienza che porteranno a un mondo più sostenibile e che l’innovazione è il motore della ripresa economica».
A livello complessivo le domande sono state 180.250, leggermente al di sotto dei livelli raggiunti nel 2019 (-0.7%). In calo quelle provenienti dall’Europa e dagli Usa, gli aumenti più consistenti sono arrivati come consuetudine da Cina e Corea del Sud. La tecnologia medica è il campo che ha visto la maggior parte delle invenzioni nel 2020 (+2,6%), rimpiazzando la comunicazione digitale, che rappresentava il settore più attivo nel 2019. Nel frattempo, i trasporti hanno mostrato il calo maggiore (-5,5%), soprattutto nei sotto-settori nei campi dell’aviazione e aerospaziale (-24,7%) e, in misura minore, automobilistico (-1,6%).
Per le aziende italiane invece è proprio il settore
del trasporto il campo più gettonato con 370 brevetti, in calo del 3,1%. Nella tecnologia medica gli italiani hanno depositato il 6% di domande in più di brevetto rispetto al 2019. La crescita più forte tra i principali settori tecnici italiani è stata raggiunta nei mobili/giochi (+ 26,1%) e nei prodotti farmaceutici, che sono cresciuti del 22,4%, più del doppio della crescita media di quel campo all’Epo. Le tre aziende italiane più attive sono GD, Prysmian, Pirelli.
Con 81 domande, il fornitore di macchine per il tabacco GD è stato il richiedente brevetti più attivo in Italia, seguito dal produttore di cavi Prysmian (57) e Pirelli (47), Chiesi Farmaceutici (38), la società aerospaziale e di sicurezza Leonardo (29), Ansaldo Energie (26), Freni Brembo (24), Istituto Italiano di Tecnologia IIT (22), Telecom Italia (22) e Saipem (21). Dall’elenco mancano altre aziende, come CNH Industrial NV o STMicroelectronics NV che non sono registrati in Italia ma nei Paesi Bassi. La distribuzione a livello regionale vede la Lombardia prima in Italia, con il 33,4% di brevetti presentati, e undicesima all’interno della Ue con un aumento del 3% rispetto all’anno scorso. L’Emilia-Romagna si è classificata al 17esimo posto, in crescita del 3,6% e seconda in Italia con una quota del 16,8%. Sul podio italiano anche il Veneto con una quota del 13%. Queste tre regioni rappresentano oltre il 60% di tutte le domande di brevetto provenienti dall’Italia.