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 2021  marzo 17 Mercoledì calendario

Arisa, scaricata, replica all’ex fidanzato

Rosalba, ben più nota come Arisa, ieri si è svegliata, è uscita con i suoi cagnolini, ha fatto la spesa «come milioni di donne» e si è messa a cucinare. A sentirla sembra di ottimo umore, nonostante il suo ex fidanzato Andrea Di Carlo, domenica, subito dopo l’intervista rilasciata da Arisa a Mara Venier, abbia dichiarato pubblicamente: «Il matrimonio è annullato, mi sono ripreso l’anello». Fine della storia con Rosalba. 
Arisa che è successo? 
«Lui si è arrabbiato molto perché a Domenica in non ho pronunciato il suo nome mentre parlavo della mia vita con Mara Venier. Ma io gli ho sempre chiesto riservatezza, lui invece ha sempre raccontato tutto di noi. Io ho messo anche delle stories su Instagram, perché altrimenti lui sosteneva che non lo amavo abbastanza, che mi vergognavo di lui. Ma non è così. È che le relazioni quando sono sovraesposte finiscono». 
Ma lei cosa sente davvero, cosa prova, cosa pensa? 
«Aspetto che gli passi, ma non cambio la mia posizione. Io non sto facendo nulla di male. Lui ha un lavoro molto impegnativo, una ex moglie, tre figli, e io ho accettato tutto. Ma anche io ho una famiglia, ho mia sorella, la mia assistente, il mio staff. Faccio la cantante e lui deve saper accettare il mio mestiere. Deve rispettare le mie scelte e non può dire “o me, o tutto il resto”. Sono una donna molto indipendente». 
Le nozze erano previste il 2 settembre, ma lui dice che lei non si vuole impegnare. 
«Penso che nell’amore occorra saper aspettare. Quando ti metti con una cantante devi sapere che ci sono impegni da rispettare. È vero che quando ci siamo conosciuti io ero più libera, ma comunque lui è sempre stato frettoloso, e io mi sono fatta trascinare. Lui è una persona straordinaria, divertente, generosa, ma dopo sei mesi è prematuro decidere di convolare a nozze. Io, con amore, ho cercato di fargli capire che era troppo presto. Gli sono stata vicina, ma di più non posso. Non sono nata per dedicarmi a lui totalmente. Tutti gli uomini che ho avuto mi hanno lasciato la mia libertà». 
Lui non la lasciava libera? 
«Sì, ma me lo faceva notare ogni giorno». 
C’è margine per recuperare questa storia o no? 
«Lui deve capire che sono fatta così. Sono stata devota, sempre dalla sua parte, e gli voglio tanto bene. Però io ho la mia vita, non posso buttare tutto nel cesso e non voglio un uomo che mi mantenga. Ho costruito tanto nella mia vita con fatica, ora non posso permettere che qualcuno arrivi e pensi di risolvermi la vita come vuole lui. Non posso». 
Quindi non è tormentata? 
«No, sono in pace con me stessa. Ho dato molto in questa relazione». 
E la storia dell’anello che si è ripreso? 
«Lui è un uomo molto generoso. Mi ha regalato tanti anelli che si è ripreso e sono contenta che se li sia ripresi. Meglio così, perché erano sempre oggetti del contendere. Mi ha comunque fatto tanti doni, mi ha trattato come una principessa, ma la musica è la mia vocazione e lui non può intromettersi prepotentemente nella mia vita lavorativa e artistica. Lui non può essere antipasto, primo e secondo; non può essere tutta la cena. Può essere il dessert. Se lo capisce presto, bene: io sono qua. Se lo capisce tardi, si arrangia». 
Vi sentite? 
«L’ho chiamato nella notte per sapere come stava e lui mi ha ribadito che non vuole tornare con me». 
Lui è anche il suo manager. Ciò rende tutto più complicato. 
«Lui si occupa solo del mondo televisivo e mi ha introdotto ad Amici e lo ringrazierò per sempre, perché è un programma in cui mi sento bene, sto bene con tutti, con i prof, con i ragazzi che si fidano di me. E poi c’è Maria De Filippi che è la mia luce, una grande donna. Per il resto sulla parte musicale io ho tante persone attorno a me. E lui non voleva “condividermi” con nessuno». 
A Sanremo ha cantato «Potevi fare di più» scritto da Gigi D’Alessio.
«Un bellissimo brano, un grido di dolore ma che non c’entra con la mia storia sentimentale. È legato alla situazione femminile, alla quota di dolore insita nell’essere donna. Devi sempre dimostrare qualcosa, farti valere, combattere con canoni estetici». 
È un grido per incoraggiare le donne allora. 
«Sì, dico alle donne: forza e coraggio! Chi ci ama sta con noi; non abbiamo bisogno di chi non ci ama abbastanza. Possiamo stare da sole».