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 2021  marzo 16 Martedì calendario

«In FI solo donne contro donne». Intervista a Mariarosaria Rossi


Il potere lo conosce da molto vicino. “Quando ero ai vertici di Forza Italia la richiesta ricorrente era quella di incontrare Berlusconi, addirittura mi fermavano per strada per avere un contatto con lui”.
Il potere l’ha bollata: “Da anni mi chiamano ‘badante’, ma vista l’accezione negativa data dai giornalisti, a offendersi dovrebbe essere la categoria stessa”.
Il potere ha i suoi lati B: “Se credo sempre alla storia della nipote di Mubarak? C’è un processo in corso, ho già parlato nelle sedi opportune”.
Dal 19 gennaio ha deciso di prendere il potere nelle proprie mani e, in dissenso con le indicazione di Forza Italia, ha votato sì alla fiducia al governo Conte. Per questo è stata cacciata.
Dal 19 stesso resta il mistero di questa sua decisione.
E perché? Ero e sono convinta che in questa fase drammatica le energie dovevano concentrarsi sulla pandemia e a come uscirne al più presto.
Invece è stata espulsa.
Esattamente 5 minuti dopo il voto, il vicepresidente del partito oggi coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha preso questa decisione.
È diventata contiana.
È quello che hanno sostenuto coloro che non vedevano l’ora di cacciarmi, screditarmi e farmi passare da traditrice. Gli stessi che pur di fare la pelle a Conte avrebbero messo il Paese in pericolo andando a votare con la terza ondata in corso; Conte era riuscito a strappare un accordo per un massimo di 209 miliardi, lo stesso accordo che il governo Draghi sta portando avanti.
Ora la fiducia a Draghi.
Resta lo stesso principio.
In Forza Italia non era una qualunque….
Ho aderito nel 1994 e per diversi anni ne sono stata addirittura una delle figure dirigenziali ricoprendo incarichi importanti e delicati.
E poi?
La mia utilità è venuta meno così come le mie cariche.
Dolore.
Invece è giusto e per un principio di rinnovamento.
Il suo ridimensionamento dicono sia stata opera di Marina Berlusconi.
Risulta anche a me.
L’accusa: non si è accorta del problema al cuore di Berlusconi.
Ho svolto tanti incarichi al suo fianco ma non quello di cardiologo, non sono un medico. Di medici il presidente ne ha abbastanza, e lo seguono h24.
Quindi sono loro a non essersi accorti del problema.
Parliamo del presente, il passato è passato.
Ha condiviso con Berlusconi la sua decisione di votare la fiducia?
Da quando è scoppiata la pandemia ho sempre espresso al presidente la mia posizione, quella di una opposizione responsabile.
Adesso è con Toti, come mai?
Con lui ho lavorato bene quando eravamo accanto al presidente: Giovanni è uomo pratico, pragmatico, un ottimo amministratore, sempre sul pezzo, ma più di tutto è persona perbene, l’amico che tutti vorrebbero.
Ma ha conosciuto la nipote di Mubarak?
Ancora! Cambi argomento.
La Pascale la sente?
Tanto vuole solo sapere dei rapporti tra Francesca e il presidente…
Maliziosa.
Certi sentimenti nascono per non finire mai.
Allora torneranno insieme.
Non credo, ma non smetteranno mai di cercarsi e di volersi bene. (Silenzio).
A cosa pensa?
A Forza Italia…

E allora?

È da tempo che non mi sentivo più parte di un progetto comune: oggi è un posto dove sembra prevalere la legge del meno siamo meglio stiamo, dove gli interessi del singolo prevalgono su quelli della collettività, dove vale la logica del tutti contro tutti e dove ci sono donne che devono necessariamente andare contro le altre donne.
A Berlusconi piaceva realmente Renzi?
Apprezzava l’approccio politico e caratteriale, però secondo me l’idea di Renzi è quella di centro.
È una portatrice di segreti.
Non è vero.
Impossibile.
C’è una riservatezza in ognuno di noi.
Forza Italia esiste ancora?
Solo finché ci sarà Berlusconi.
Lo sente ancora?
No.
Ci ha litigato.
Impossibile con lui.
Si è pentita dello strappo?
Alla fine ho solo anticipato i tempi, mi sembra chiaro.
Un errore di questi anni?
Rifarei tutto, ma non lo rifarei una seconda volta.